Video Lucio Corsi Eurovision 2025, l’esibizione e la strategia per aggirare il divieto

L’esibizione di Lucio Corsi alla prima semifinale dell’Eurovision Song Contest 2025 non è passata inosservata. Il cantautore toscano, qualificato di diritto alla finale in quanto rappresentante dell’Italia, ha portato sul palco di Basilea il brano “Volevo essere un duro”, con uno stile fedele alla sua identità artistica.
Nonostante fosse fuori gara, l’attenzione su di lui era altissima: l’Italia infatti ha diritto di voto durante la serata e l’esibizione di Corsi aveva un obiettivo chiaro, conquistare il pubblico europeo in vista della finale del 17 maggio. Con un’estetica ben riconoscibile, sottotitoli in inglese e un arrangiamento studiato nei minimi dettagli, la sua performance ha saputo unire eleganza visiva e ironia narrativa. Ma ciò che ha colpito maggiormente è stata la presenza sul palco di uno strumento musicale suonato dal vivo, cosa rarissima nel contesto dell’Eurovision.
L’esibizione
Lucio Corsi ha aperto il proprio intervento con il consueto look retrò, identico a quello già mostrato a Sanremo, ribadendo la coerenza tra identità musicale e immagine. L’atmosfera costruita in scena, giocata tra luci calde e inquadrature intime, ha amplificato l’impatto emotivo di un brano che racconta la fragilità dietro la maschera dell’uomo sicuro di sé. L’esibizione ha saputo miscelare performance teatrale e attenzione musicale, mantenendo un equilibrio delicato tra intensità e leggerezza. Anche fuori gara, Corsi ha dimostrato una forte consapevolezza del palco, sfruttandolo per raccontare più che per impressionare.
Come ha aggirato il divieto degli strumenti dal vivo
Il regolamento dell’Eurovision Song Contest impone il divieto di utilizzo di strumenti suonati dal vivo, una norma introdotta per garantire parità tra gli artisti e uniformità nella gestione del suono. La regola specifica che non possono essere utilizzati strumenti collegati a impianti di amplificazione audio.
Lucio Corsi ha aggirato il vincolo grazie a un’intuizione semplice ed efficace: ha portato in scena un’armonica a bocca, uno strumento non amplificato e quindi concesso dal regolamento. Il passaggio dell’armonica ha rappresentato un piccolo gesto di rottura simbolica, un ritorno alla musica suonata anche in un contesto sempre più televisivo e digitale.
Si tratta di un evento raro: da oltre 25 anni non si sentiva uno strumento suonato dal vivo sul palco dell’Eurovision. Con questa scelta, Corsi ha segnato un momento storico per l’Italia e per l’intero concorso.
Il video dell’esibizione
La performance di Lucio Corsi è già disponibile su RaiPlay e sui canali ufficiali Eurovision, accompagnata da sottotitoli in inglese che rendono il testo del brano accessibile al pubblico internazionale. Il video è stato rilanciato anche da diversi account social ufficiali dell’evento, ricevendo commenti positivi per originalità, presenza scenica e rispetto della tradizione musicale italiana.
Eurovision: you can’t play live on stage
— Akhe ✨💀 (@ilariad1987) May 13, 2025
Lucio Corsi: hold my fucking armonica
pic.twitter.com/raD2zVzIos#ESC #ESCita #LucioCorsi #Eurovision