Festa scudetto Napoli. Max 90mila sul lungomare, poi lo STOP. Rischio di non accedere

In occasione della festa scudetto del Napoli prevista per lunedì 26 maggio 2025, l’intera area del lungomare cittadino sarà soggetta a rigidi controlli di accesso. L’afflusso dei tifosi sarà regolato sulla base di precisi calcoli tecnici e normative di sicurezza. Il piano di gestione predisposto dalle autorità, in accordo con Questura, Comune e Prefettura, punta a garantire ordine e deflussi sicuri in una zona particolarmente delicata dal punto di vista logistico. Il lungomare, infatti, è delimitato da un lato dal mare e dall’altro dalla viabilità cittadina, senza possibilità di vie alternative per l’uscita.

Quante persone possono accedere alla festa del Napoli

Secondo quanto previsto nel piano di sicurezza approvato, l’area del lungomare destinata ai festeggiamenti può ospitare fino a un massimo di 90.000 spettatori. La superficie disponibile è di circa 51.600 metri quadrati, e il calcolo teorico della capienza, basato su un affollamento massimo di 2 persone per metro quadrato, avrebbe consentito l’accesso a oltre 100.000 persone. Tuttavia, per ragioni di sicurezza, il numero è stato ridotto.

La decisione è stata assunta per consentire un deflusso ordinato e garantire margini operativi in caso di emergenze. L’intera area sarà suddivisa in settori, ciascuno presidiato da steward dotati di contapersone per monitorare in tempo reale gli ingressi.

Cosa succede una volta raggiunta la capienza massima

Una volta raggiunto il limite di 90.000 presenze, i varchi di accesso verranno chiusi. Gli steward incaricati, attraverso i sistemi di conteggio, bloccheranno l’ingresso ai nuovi arrivati e li indirizzeranno verso altre aree della città.

Per chi non riuscirà ad accedere alla zona principale della festa, è previsto un sistema di quattro maxischermi posizionati nei seguenti punti strategici: largo Sermoneta, piazza Sannazaro, piazza San Pasquale e via Partenope (altezza ex Università). In questo modo sarà possibile seguire comunque l’evento senza congestionare ulteriormente l’area centrale.

L’intero piano mira a evitare sovraffollamenti pericolosi e garantire una gestione sostenibile della manifestazione, anche alla luce dell’esperienza delle precedenti celebrazioni.

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