Terremoto in Irpinia: alle 19.34 il ricordo a 40 anni dalla tragedia

Terremoto in Irpinia nel 1980
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A 40 anni dal terribile terremoto che colpì l’Irpinia nel 1980 è d’obbligo fermarsi a ricordare le vittime e la tragedia di quei momenti. Ecco le iniziative.

Oggi ricorrono i 40 anni dal tragico terremoto che colpì l’Irpinia il 23 novembre 1980 e che ebbe effetti negativi anche nella provincia di Napoli e di Potenza.

A quattro decenni da questo evento, i comuni irpini seguiranno un minuto di silenzio in memoria delle vittime e delle devastazioni avvenute. Un minuto in cui tutto si fermerà, proprio nello stesso orario, le 19.34, in cui ci fu la prima scossa. Furono 90 secondi di panico e dramma per un sisma che provocò 3000 vittime e fece sparire interi comuni.

L’Irpinia, e con sè tutta la Campania, ma anche la Basilicata, ne uscirono traumatizzate e, purtroppo, una ripresa vera non c’è mai stata.

Le iniziative  a 40 anni dal terremoto

Nei 118 comuni irpini ci sarà, come detto, un minuto di silenzi e si spegneranno le luci in segno di lutto. Sant’Angelo dei Lombardi è stato uno dei comuni più colpiti e, proprio lì, alle 19:34 un carabiniere trombettiere in grande uniforme intonerà le note del silenzio. Successivamente, ci sarà la messa in Cattedrale.

Ad Avellino è partita l’iniziativa “Terremoto dell’Irpinia, 40 anni dopo” che prevede, da parte di Poste Italiane, l’annullo filatelico e la cartolina commemorativa in edizione speciale. Inoltre, in mattinata, è stato inaugurato il “Parco della Memoria. Le radici del futuro”, a Sant’Angelo dei Lombardi.

A Napoli, sulla pagina Facebook e sul canale YouTube del Museo Archeologico Nazionale, alle 19.34 si può partecipare all’anteprima digitale della mostra “19.34/ Quaranta anni dopo/ La storia in presa diretta. Fotografie di Antonietta De Lillo“. Si tratta di immagini relative a Sant’Angelo dei Lombardi, Laviano e ad altri centri dell’Irpinia.

Le parole del Primo Ministro Giuseppe Conte

Giuseppe Conte ha inviato una lettera al sindaco di Sant’Angelo dei Lombardi, Marco Marandino, ricordando il terribile terremoto. Queste le sue parole: “A distanza di un quarantennio, è doveroso ricordare quel disastroso terremoto. Le iniziative da lei annunciate per la ricorrenza del 23 novembre servono a conservare la memoria delle quasi tremila vittime e degli interi borghi che andarono distrutti. La ricostruzione, come è noto, è stata lenta e difficoltosa, ma oggi il Suo territorio mostra i segni di un grande impegno di rinascita e di crescita“.

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Scritto da Fabiana Bianchi
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