Sorbillo e Puok protestano contro De Luca: riattivare la consegna a domicilio

Pizza e panino

Importanti ristoratori di Napoli, come Puok e Sorbillo, protestano contro il divieto delle consegne a domicilio.

Nelle ultime ore sta montando una protesta da parte di alcuni autorevoli ristoratori napoletani contro una delle restrizioni dei decreti previste dalla Regione Campania.

Nello specifico, parliamo dei quello che prevede il divieto di consegne a domicilio di prodotti alimentari considerati non essenziali, come pizze e panini. Come sappiamo, si tratta di una delle misure per contenere il contagio da Coronavirus e questa ordinanza è stata voluta per integrare le prescrizioni governative.

Eppure, alcuni noti e importanti commercianti di Napoli, come il pizzaiolo Gino Sorbillo e il ristoratore Puok (pseudonimo di Egidio Cerrone) non ci stanno e si chiedono se non sia il caso di poter ricominciare con le consegne a domicilio di pizze e panini.

Le proteste di Gino Sorbillo e Puok

Da alcuni post sulle pagine Facebook dei due nomi si evince la volontà di ricominciare con le consegne a domicilio. Come dichiara Gino Sorbillo:

Perché la pizza che è un pasto completo che sfama le persone e le tiene incollate a casa non può essere consegnata? Perché molti panifici preparano le pizze che poi vengono consegnate a domicilio e le pizzerie non possono farlo? Con l’E-commerce possiamo far arrivare una pastiera a Napoli dal Lazio, è un paradosso ?

L’idea è quella di poter riaprire il locale sfruttando, per le consegne, le app di delivery e utilizzando solo 2-3 persone per lo staff e cucinando solo pizze semplici come margherita e marinara.

Anche Puok, che gestisce dei locali in cui si cucinano panini (Puok Burger Store), reclama la consegna a domicilio. Si potrebbe iniziare con un “delivery supercontrollato“, visto che nel resto di Italia tali restrizioni non sono presenti  ed il governo dà gli stessi aiuti nelle varie regioni. Eppure, sempre seguendo le dichiarazioni nel suo post, qui si è più svantaggiati perché non si può continuare a lavorare in questo settore.

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Scritto da Fabiana Bianchi
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