La Chiesa di Portosalvo a Napoli riapre dopo decenni: finalmente finiti i restauri

Chiesa di Portosalvo
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La Chiesa di Santa Maria di Portosalvo a Napoli riapre finalmente e lo farà la prossima Primavera, dopo le lunghe e fruttuose lotte del Comitato omonimo e della diocesi che ha sempre visto in prima linea anche don Battaglia.

Il Comitato di Portosalvo ha alle spalle una storia lunga 20 anni durante i quali ha sempre cercato di fare di tutto per fa riaprire questa storica chiesa dei marinai. Finalmente il sogno oggi è diventato realtà e l’annuncio è arrivato dal nuovo vescovo che, in questi mesi, ha più volte visitato la chiesa.

Un grande respiro di sollievo per tutti coloro che sono coinvolti perché gli annunci di riapertura vanno avanti da circa 15 anni, ma finalmente adesso si vede la luce in fondo al tunnel.

Si tratta di un luogo importante sia per il culto sia perché al suo interno erano presenti importanti opere e tesori che al momento si trovano nel Palazzo Reale nella Basilica di San Giovanni Maggiore e che quasi sicuramente verranno restituiti.

Le opere preziose della Chiesa

All’interno i lavori di restauro sono praticamente completi e mancano solo alcuni dettagli relativi al restauro degli esterni.

Non si sa ancora se sarà restituita al culto o avrà un’altra funzione, magari di museo, ma ciò che si spera è che ritornino le importanti opere che prima custodiva. Si tratta:

  • di statue lignee che al momento sono nella chiesa di San Paolo Maggiore;
  • dell’ovale del cassettonato con un pregiato dipinto di Battistello Caracciolo;
  • ori ed argenti che furono salvati 20 anni fa grazie alla denuncia del Comitato e che ora sono al Palazzo Reale.

Il precedente degrado che affossava la Chiesa

Come raccontato da Antonio Pariante, che presiede il Comitato Portosalvo, per moltissimi anni la chiesa ha versato in uno stato profondo di degrado. Era praticamente devastata dalle termiti che assalivano le sculture lignee, il crocifisso era stato attaccato di topi ed inoltre c’erano decine di pubblicità abusive che la ricoprivano.

Era davvero necessario procedere ad un’opera di restauro che ha avuto grande successo possiamo dire. Sono stati portati a nuova vita:

  • il soffitto;
  • i cassettoni;
  • la cupola;
  • il lanternino;
  • il cassettonato dell’organo;
  • l’abside;
  • gli affreschi del presbiterio.

Si è proceduto, poi, all’impermeabilizzazione e alla riqualificazione di tutti gli esterni che, come detto, sono quasi completati.

Fontana della maruzza
Fonte foto: Napoli Turistica

La Chiesa dei marinai, un’importante testimonianza

La Chiesa di Portosalvo, potendo nuovamente essere fruibile, diventa anche testimonianza di un importante luogo di culto della città. Si trova in via Alcide De Gasperi, praticamente a pochi passi da via Marina e sul Porto di Napoli.

Fu fondata nel XVI secolo da un marinaio che riuscì a sopravvivere ad un naufragio e che decise di fare un atto di fede dando vita ad una congrega con una cappella. Per questa storia e per la vicinanza al porto, è nota anche come la chiesa dei marinai.

La sua posizione è abbastanza curiosa perché si trova in mezzo a due corsie per le auto e al suo esterno ci sono due opere importanti che spesso passano inosservate:

  • la fontana della “Maruzza”, cioè della lumaca, che risale al ‘500, sul lato sinistro dentro i giardinetti;
  • una Guglia, sulla destra e più isolata rispetto alla Chiesa, eretta nel 1799 dai Borbone per festeggiare la riconquista del Regno di Napoli dopo la Repubblica Napoletana.

Fonte copertina: Corriere del Mezzogiorno

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Scritto da Fabiana Bianchi
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