Addio ai colori delle Regioni: ecco cosa potrebbe cambiare

Passeggiata sul Lungomare di Napoli

Si discute molto circa l’esigenza di eliminare le zone colorate in Italia per le Regioni, escludendo eventualmente solo la zona rossa.

Se venisse accettata la proposta da parte della Conferenza delle Regioni e delle Province Autonome, le Regioni italiane non saranno più interessate dal cambio di colore da bianco a giallo o ad arancione, ma potrebbe restare solo la zona rossa come indicatore di un grave aumento dei contagi e di ricoveri in ospedale.

La modifica del sistema dei colori per le Regioni

Il 19 gennaio 2022, la Conferenza delle Regioni e delle Province Autonome si è riunita per discutere di questa importante questione e per chiedere al Governo di rivalutare e superare il sistema dei colori considerato ormai antiquato.

Attualmente il cambio di colore scatta se si superano:

  • le soglie specifiche di contagi;
  • le soglie di ricovero in terapia intensiva in ospedale;
  • le soglie di ospedalizzazioni in generale.

Considerato che il picco dei contagi sembra essere stato raggiunto, che è stato esteso il possesso del Green Pass e che si stanno vaccinando anche i bambini, la classificazione attuale delle zone di rischio potrebbe essere modificata.

Ricoverati non covid e asintomatici

Si è proposto anche di non contare i positivi ricoverati per altre malattie nel computo giornaliero dei contagi: cioè parliamo di quei pazienti che sono ricoverati in ospedale per altri motivi e che contraggono successivamente il Covid.

La proposta è anche quella di non considerare gli asintomatici.

Le restrizioni in zona rossa

Se la proposta dovesse passare, resterebbe attiva solamente la zona rossa in caso di un numero molto alto di contagi, di ricoveri e di ospedalizzazioni in generale.

Caffè al bar

È l’unica zona in cui ci sono delle restrizioni più stringenti che sono:

  • coprifuoco;
  • chiusura di bar, ristoranti, negozi, palestre, cinema, teatri e musei;
  • restano in vigore solo l’asporto e la consegna a domicilio;
  • divieto di uscire dal Comune di residenza eccetto che per motivi di lavoro, necessità e urgenza;
  • restano aperti supermercati, farmacie, alimentari, edicole, tabaccai e abbigliamento per bambini;
  • i trasporti funzionano, con obbligo di mostrare il Green Pass.

La risposta del sottosegretario alla Salute

Il sottosegretario alla Salute Pierpaolo Sileri non si è mostrato convinto e per il momento ha dichiarato che i colori non saranno eliminati, ma potrebbero esserci delle modifiche nella valutazione delle soglie di rischio alla luce del fatto che la variante Omicron è più contagiosa, ma anche relativamente al fatto che molte persone hanno ormai ricevuto 3 dosi di vaccino.

Dunque, le zone bianca, gialla e arancione potrebbero essere semplificate di molto.

La Campania in zona gialla

Attualmente la Regione Campania è in zona gialla, ma nei fatti non ci sono state modifiche sostanziali per noi perché tra zona bianca e zona gialla muta solo l’obbligo di indossare la mascherina all’aperto. Questa norma, però, per noi campani è già prevista dalle ordinanze precedenti di De Luca.

Segnaliamo che in generale in zona gialla:

  • si può uscire dal proprio comune;
  • è c onsentito uscire dalla propria Regione;
  • negozi ed i locali sono aperti senza limiti d’orario;
  • è obbligatoria la mascherina all’aperto.
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Scritto da Fabiana Bianchi
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