Un amore esemplare di Daniel Pennac al Teatro Bellini di Napoli [Recensione]

Daniel Pennac al Teatro Bellini di Napoli
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La recensione di Un amore esemplare, lo spettacolo che Daniel Pennac ha portato al Teatro Bellini di Napoli in prima assoluta.

In scena il 29 e 30 aprile 2017 al Teatro Bellini di Napoli, “Un amore esemplare” di Daniel Pennac è stato rappresentato nella nostra città in prima assoluta portando alla conoscenza del pubblico italiano un progetto che in Francia ha riscosso un grande successo.

Lo spettacolo dà vita ad un fumetto non ancora edito in Italia, “Un amour exemplaire” appunto, in cui lo scrittore e professore francese racconta una storia d’amore unica ed irripetibile che, durante gli anni della sua infanzia ed adolescenza, lo ha segnato particolarmente, ispirandolo ancora oggi.. I disegni originali sono di Florence Cestac che, con il suo tratto molto particolare, ha realizzato le vignette seguendo il racconto appassionato ed ironico di Pennac. Ed è proprio con questa dinamica che sul palco del Bellini i due artisti hanno trasmesso al proprio pubblico le vicende dei due protagonisti della storia, per la regia di Clara Bauer, le musiche di Alice Pennacchioni e le luci di Ximo Solano.

Lo spettacolo, infatti, è stato messo in scena in maniera originale: sul palco la scenografia molto semplice consente allo spettatore di concentrarsi su un Daniel Pennac narratore, seduto su una sedia accanto ad un baule di ricordi, e su Florence Cestac, di spalle intenta a disegnare, trasformando in vignette le parole del suo narratore, mentre un grande schermo sullo sfondo mostra al pubblico in sala ciò che man mano viene disegnato. Con il supporto di soli due attori, Ludovica Tringhi e Massimiliano Barbini, la magia teatrale prende forma e regala ai presenti una storia stupenda.

Jean e Germaine

I due protagonisti sono Jean e Germaine, una coppia il cui amore fatto di poesia, fantasia erotica e sentimenti sinceri e profondi, è stato d’esempio a Pennac per tutta la vita. Appartenenti a classi sociali diverse, figlio di un ricco proprietario di vigneti lui e sarta povera lei, i due conobbero il piccolo Pennac di 8 anni durante le sue vacanze nell’entroterra della Costa Azzurra, dove la coppia viveva in una casa semplice. Jean, ripudiato alla famiglia che contrastava il suo amore, non si pentì mai della sua scelta, nonostante lo sdegno della borghesia dell’epoca.
Per più di dieci anni lo scrittore ha trascorso le vacanze con loro, diventando parte della loro vita.

Lo spettacolo

Il racconto sul palco si svolge in italiano ed in francese, con Pennac intento a spiegare a Ludovica Tringhi, prima giornalista intenta ad intervistarlo poi personaggio vero e proprio che a seconda dell’esigenza si trasforma in Germaine o nella sua amica Rachel (mentre Barbini diventa Jean), la purezza di questo amore fatto di divertimento, passione per i libri e letture reciproche ad alta voce fino all’inevitabile separazione che solo la morte poteva dare. Con la tipica ironia che contraddistingue lo scrittore, che racconta in francese mentre l’attrice Tringhi traduce in simultanea, lo storia immerge lo spettatore in un’esperienza unica.

L’esperimento, quasi una sfida, di portare sul palco di un teatro un fumetto, risulta ben riuscito sia perché molte vignette si prestano alla perfezione a diventare scena teatrale, sia perché i circa 60 minuti dello spettacolo si svolgono scorrevoli e coinvolgenti, non risultando mai fastidiosa la doppia lingua. Anzi, viaggiando sull’onda sinuosa del francese, ci si sente ancora più partecipi delle situazioni di Jean e Germaine, riuscendo a capire anche perché i due non hanno mai voluto figli né lavoro per non rischiare di porre intermediari nel loro rapporto.

I due sono ancora oggi per Pennac ciò che un amore dovrebbe essere, forte e semplice. E la magia teatrale dello spettacolo riesce magistralmente a trasmettere questa convinzione.

Ricordiamo che Pennac sarà anche al Comicon di Napoli.

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Scritto da Fabiana Bianchi
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