Terrorismo: scoperta rete neonazista a Napoli, Caserta e Avellino

Polizia
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In quattro finiti in galera a seguito dell’operazione della Polizia di Stato conclusasi in mattinata, l’obiettivo: una cellula di matrice neonazista che stava pianificando dei veri e propri attentati sul territorio campano.

Digos e antiterrorismo in prima linea in questa operazione che, ad ora, ha portato all’arresto di 4 degli indagati al momento in cella.

Azione coordinata dai pm Antonello Ardituro e Claudio Onorati, con il lavoro del procuratore Giovanni Mellillo.

Chi sono gli arrestati e gli indagati

Al momento l’ordinanza dei pm ha portato all’incarcerazione di 4 persone:

  • Maurizio Ammendola, 42 anni di Maddaloni. Riconosciuto come il fondatore del movimento
  • Michele Rinaldi, 47 anni della provincia di Avellino
  • Massimiliano Mariano, 46 anni di Castellammare di Stabia
  • Giampiero Testa, 25 anni di Marigliano

Sottoposto a misura di obbligo di presentazione presso la polizia giudiziaria Fabio Colarossi, romano di 36 anni. Sotto indagine anche un cittadino ucraino al momento però già rientrato nei suoi territori d’origine.

Le intercettazioni e gli attentati programmati

Forte angoscia per il contenuto delle intercettazioni, a quanto sembra il gruppo stava programmando un attacco contro la caserma dei Carabinieri di Marigliano, un paese del vesuviano in provincia di Napoli, e anche un attentato contro un centro commerciale della zona di Nola.

L’ideale che muoveva il gruppo, soprannominato Associazione Ordine di Hagal, inneggiava al “potere bianco” con una chiara matrice neonazista, suprematista e negazionista.

La prima fase delle indagini

Nel corso della prima fase delle indagini già erano state effettuate molteplici perquisizioni, essendo già stato identificato un primo gruppo di indagati proprio a partire dai Social Network. Ambienti in cui il gruppo terroristico era estremamente attivo.

La conclusione della prima fase ha portato alla nascita della successiva, con questa grossa operazione antiterroristica. Sono ancora in corso oltre trenta perquisizioni in tutta Italia, in quanto la rete sembra particolamente estesa.

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Scritto da Andrea Navarro
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