TARI a Napoli: come si paga e come calcolarla

Bins for Sorting Trash at Home

La Tari è la tassa dei rifiuti che ogni anno si deve pagare al Comune di Napoli come per ogni comune italiano.
Ma come si calcola l’importo dovuto per Tari 2022?

Ecco come conoscere la cifra che si dovrà corrispondere per il saldo della tassa sui rifiuti nella Città di Napoli e come è possibile pagarla anche comodamente da casa.

Tassa dei rifiuti: quali sono le scadenze

La data di scadenza è uno di quei parametri succitati che cambiano in base al comune in quanto non è previsto un termine stabilito come avviene per l’IMU. Questo significa che può cambiare ad ogni delibera.

Solitamente, però, la scadenza della Tari viene ripartita in tre tranche (a meno che non si scelga di pagare in un’unica rata) più saldo:

  • Primo acconto entro fine del mese di febbraio
  • Secondo pagamento entro metà giugno
  • Terzo pagamento, entro il 16 settembre
  • Saldo entro il 16 dicembre

Attenzione: in tutti i casi, sia nel pagamento con rate che in unica rata, viene aggiunto il SALDO, spesso chiamato “conguaglio”, che va pagato entro il 16 Dicembre.

La Tari deve essere pagata da tutti quelli che possiedono o detengano a diverso titolo sia locali chiusi che aree all’aperto che producano rifiuti urbani. Se si tratta di un immobile in affitto, la Tari deve essere pagata dagli inquilini che dovranno notificare la loro situazione nel Comune competente.

Sarà il comune ad inviare i dovuti bollettini in cui vi è già scritto l’importo da versare per la tassa dei rifiuti e la relativa scadenza entro la quale si deve versare la cifra indicata. Se non si ricevono i bollettini è possibile gestire la cosa in due modi:

  • recandosi in Comune per avere le informazioni relative al pagamento della Tari che riguardano l’anno corrente
  • calcolando e pagando autonomamente l’importo tramite F24 semplificato o facendoselo inviare da riscotel

Quello che si deve fare, quindi, in caso non si ricevano presso il proprio domicilio i bollettini per il pagamento della Tari 2022, è recarsi nel proprio Comune e richiedere dell’ufficio che si occupa di preparare i pagamenti per la tassa dei rifiuti. In alternativa si può consultare il sito ufficiale del paese o della città in cui si possiede un immobile sia di proprietà che in affitto e telefonare per notificare la propria presenza in tali locali.

Come calcolare l’ammontare della Tari 2022

Per calcolare l’importo dovuto per la Tari 2022 si deve fare riferimento al criterio impiegato dal Comune di Napoli.
Il costo finale è definito da due cifre differenti, ovvero: la quota variabile e la quota fissa.

Ma non basta sapere questa specifica informazione per avere la cifra esatta, infatti ci sono alcune regole di cui è necessario essere a conoscenza.

Per assisterci nel calcolo esiste il sito di RISCOTEL che consente anche l’emissione dell’F24 o il pagamento online, ma c’è da dire che il sito non è esente da errori.

Come farsi fornire l’importo da pagare senza andare in sede

In caso di dubbio o problemi nell’uso del sito di RISCOTEL, consigliamo di scrivere tramite PEC a entrate.tari-tares-tarsu@pec.comune.napoli.it, in pochi minuti (dalle 9 alle 18 dei giorni feriali) vi risponderanno allegandovi l’F24 che potete pagare comodamente tramite il vostro Internet Banking o in Posta.

Le regole da sapere per il calcolo della Tari

Molti non sanno che le regole vengono stabilite dai singoli comuni e comunicati con apposite delibere che devono essere messe in atto ogni anno entro il 31 luglio.

Tale regolamento fornisce una guida per stabilire l’esatta tariffa legata a ogni diversa tipologia di utenza includendo anche le agevolazioni che vengono applicate in alcuni casi specifici. Le indicazioni legate al territorio devono essere comprese nella descrizione della cornice che viene definita dall’ARERA.

Cosa bisogna sapere prima di calcolare la tassa sui rifiuti

Per conoscere come si esegue il calcolo della Tari si deve, prima di tutto, comprendere quale sia la base imponibile riguardante la tassa sui rifiuti.

Il primo dato utile è la superficie calpestabile dell’edificio, tale misura, contrariamente da quanto può dar intendere il nome, deve comprendere i muri all’interno dell’immobile, le mura esterni ed eventuali pilastri.

Ora approfondiamo meglio e vediamo quali sono le regole per calcolare la Tari 2022 a Napoli, cercando di comprendere le novità con le quali i diversi comuni dovranno elaborare le tariffe della tassa dei rifiuti.

I parametri per calcolare la Tari

La Tari viene calcolata tenendo conto della quota fissa e di quella variabile, inoltre è necessario conoscere:

  • il periodo a cui si deve riferire il calcolo dell’importo
  • superficie dell’immobile in metri quadrati
  • dati catastali dell’edificio di riferimento
  • quota provinciale del 5%
  • numero di componenti familiari.

La quota fissa viene calcolata facendo la moltiplicazione tra la superficie dell’immobile per gli abitanti dell’edificio.

Per quanto riguarda le persone che non sono residenti, il calcolo viene sviluppato in questo modo:

  • Una persona: fino a 45 metri quadrati di superficie
  • Due persone: fino a 60 metri quadrati di superficie
  • Tre persone; fino a 75 metri quadrati di superficie
  • Quattro persone: fino a 76 metri quadrati di superficie.

La quota variabile si deve ovviamente sommare alla quota fissa.

La prima rappresenta una sorta di copertura del costo di servizio svolto per la raccolta dei rifiuti, per lo smaltimento e per il trasporto. Il calcolo viene eseguito tenendo presente i dati presunti di quantità di rifiuti prodotti per ogni persona.

A questo punto bisogna specificare che c’è una distinzione tra:

  • immobile non residenziale ad uso domestico
  • immobile per uso commerciale.

Questo serve per differenziare i costi tra gli edifici utilizzati come abitazione da quelli dedicati ad altri utilizzi come uffici, negozi, magazzini, etc.

Il metodo aggiornato dall’ARERA per il calcolo della Tari 2022

Premettiamo, questo paragrafo sarà alquanto tedioso e ai fini del mero pagamento della tari potrebbe non interessarvi. Nel caso non siate appassionati del calcolo delle tasse, saltate direttamente al paragrafo successivo.

Come già detto la Tari viene gestita localmente quindi ogni Comune potrebbe avere dettagli e tariffe differenti, è un fattore importante da tenere in considerazione soprattutto in caso di trasferimento da altro comune.

Le regole che stabiliscono la tariffa per la tassa sui rifiuti e la scadenza per il pagamento possono essere cambiate dal Comune di competenza per seguire logiche e necessità di ogni singolo luogo.

A partire dal 2022 è stata introdotta una sorta di guida che viene utilizzata dall’ARERA per il calcolo dell’importo da versare da ogni cittadino. Tale modifica è stata apportata per ottenere un’ulteriore chiarezza e maggiore omogeneità, due punti essenziali su cui si basa la nuova Tari. Sono già in programma ulteriori modifiche che saranno applicate dal 2022 fino al 2025.

Il metodo MTR-2, ha ricevuto l’approvazione ufficiale con l’emissione della delibera 363/201/R/rif. Con questo documento sono state confermate la maggior parte delle regole inserite nel sistema tariffario del servizio integrato riguardante la gestione dei rifiuti.

La nuova tecnica di definizione della tariffa è destinato a essere una garanzia sulla sostenibilità sociale delle tariffe. Tale metodo è regola i costi di accesso all’impianto di trattamento, della raccolta e delle operazioni per smaltire i rifiuti cittadini.

I criteri a cui si devono conformare tutti i comuni che hanno il dovere di mettere a punto il regolamento comunale destinato a ottenere il preciso calcolo della Tari 2022. Tra l’altro si deve sempre ricordare che ci sono anche alcune novità definite dal decreto di legge del 3 settembre 2020, indicato con il numero 116.

La normativa riguardante la “Attuazione della direttiva dell’Unione Europea 2018/851 che ha apportato la modifica alla norma 2008/98/CE che regola i rifiuti e l’attuazione della direttiva UE 2018/852 che va a modificare le indicazioni date dal decreto 1994/62/CE riguardante l’imballaggio e i rifiuti dovuti all’imballaggio.” entra in vigore nell’anno 2020.

La modifica di tale norma è divenuta attuale dal 1° gennaio del 2021 e modifica la descrizione del rifiuto urbano che sopprime la categoria relativa ai rifiuti speciale che vengono assimilati a quelli urbani.

Ogni comune, quindi, deve modificare il regolamento riguardante le riduzioni che sono state stabilite e regolate nel comma 649 che fa parte della legge 147/2013 che descrivono la quota variabile della tassa sui rifiuti.

Tutti i rifiuti che sono stati assimilati a quelli urbani vengono sostituiti dai rifiuti urbani che provengono da tutte le imprese escludendo le industrie.

Da quando è stato modificato l’articolo numero 238, comma 10 che si riferisce alle tariffe riguardanti gli utenti non domestici che riguardano il servizio privato e quello pubblico. Il passaggio tra le due categorie è possibile solo se da privato si passa a pubblico ma non si può eseguire il processo opposto per almeno 5 anni.

Nella varietà di soggetti che sono tenuti a pagare la Tari, si escludono i magazzini collegati alle industrie in quanto queste ultime hanno una produzione esclusiva di rifiuti speciali. Esistono poi attività commerciali e ipermercati che rientrano nel pagamento della tassa dei rifiuti.

Comunicazione locazione e pagamento Tari

Tutte le comunicazioni possono essere effettuate online tramite:

Per la modulistica è possibile riferirsi al sito del comune di Napoli dove è disponibile.

Una volta eseguita la comunicazione dei propri dati e del giorno in cui si inizia a usufruire della casa o del locale commerciale, si può richiedere di ricevere al proprio domicilio i bollettini prestampati per il pagamento della tassa dei rifiuti.

Quando si ricevono i bidoni e i sacchi?

Dopo aver pagato il primo bollettino di iscrizione e aver ricevuto conferma da parte del Comune, si ricevono i relativi bidoni per la raccolta dell’immondizia differenziata.

Inoltre si riceve una fornitura di sacchi con colori differenti a seconda della destinazione per la quale sono indicati. I colori possono essere differenti a seconda del comune. Tra i bidoni della differenziata ci sono quello della carta, quello del vetro e dell’alluminio, il bidoncino per l’umido mentre per la plastica si utilizza solo il sacco solitamente di colore giallo.

Inoltre viene consegnato un plico in cui sono descritte le istruzioni e i materiali destinati alla raccolta differenziata in modo da conoscere esattamente come suddividerli per ogni contenitore. In caso si debbano gettare rifiuti che non si possono riciclare, questi sono destinati al sacco dell’indifferenziata.

Mentre per i rifiuti speciali ci sono contenitori appositi e per quelli ingombranti è necessario recarsi presso una isola ecologica autorizzata per lo smaltimento, ad esempio, grandi elettrodomestici o mobili.

Il deplian e i giorni di consegna dei rifiuti

Nel depliant che viene consegnato all’iscrizione comunale della Tari, vengono indicati anche i giorni di ritiro per ogni tipologia di rifiuti. In questo modo si possono e si devono mettere fuori dal cancello, nel luogo indicato per la raccolta, i bidoni dei rifiuti nel giorno e orario indicato. Solo così è possibile mantenere le località pulite senza accumulare immondizia inutilmente.

Una volta eseguita tutta la pratica si procede con i pagamenti della Tari con i bollettini che vengono recapitati per posta (anche se spesso in ritardo). Il pagamento può essere eseguito presso un ufficio postale oppure con home banking online inserendo i dati indicati oppure con il PagoPa sempre online. Inoltre si può scegliere di pagare la tassa sui rifiuti recandosi da un tabaccaio autorizzato.

Seguici su Telegram
Scritto da Andrea Navarro
Potrebbero interessarti