Pizza napoletana, diventa un nome registrato: chi può usarlo?

Pizza Margherita Napoletana

Si blinda la definizione di “pizza napoletana”. Mentre in passato tutti, perfino i prodotti surgelati, potevano prendersi il lusso di definire il proprio prodotto come Pizza Napoletana, oggi sarà decisamente più difficile.

La denominazione “pizza napoletana” è stata ufficialmente registrata, non solo sul territorio italiano ma in tutta l’Unione Europea. Tale definizione è stata difatti inserita nel registro europeo delle Specialità tradizionali garantite (STG), di conseguenza per utilizzarla si dovranno rispettare dei precisi parametri.

Questa notizia era attesa da un po’ sia dai napoletani che dai pizzaioli locali che vedevano spesso degli abomini definiti come pizza napoletana, ma che non avevano nulla a che fare con essa.

Pizza napoletana, ecco i requisiti da rispettare per chiamarla così

Ma quindi, come deve essere una pizza napoletana per poter essere definita legalmente in questo modo? Per prima cosa abbiamo un particolare che stringe nettamente la selezione: solo la Marinara e la Margherita possono essere chiamate “pizza napoletana”, tutte le altre non possono far parte di tale categoria.

Oltre questo, la pizza deve rispettare le regole definite dai maestri pizzaioli nel 1984:

  • La pizza deve essere tondeggiante con un diametro che non superi i 35 cm;
  • la pizza presenta un bordo rialzato di 1-2 cm (il cornicione) gonfio e privo di bruciature;
  • infine deve essere morbida e fragrante.

Queste sono le più rappresentative, ma ce ne sono molte altre riguardanti gli ingredienti. Si potranno utilizzare esclusivamente prodotti locali e la cottura deve avvenire all’interno di un forno a legna.

Seguici su Telegram
Scritto da Andrea Navarro
Potrebbero interessarti