Permanenze, la Campania multietnica in mostra a Castel dell'Ovo

Napoli e la Campania multietniche attraverso gli scatti fotografici di Eduardo Castaldo in mostra a Castel dell’Ovo

Fino a giovedì 13 novembre 2014 sarà possibile visitare un’interessante mostra fotografica nella Sala delle Carceri di Castel dell’Ovo, che si concentra sul fenomeno culturale e sociale dell’immigrazione a Napoli ed in Campania.

Permanenze. Immagini di una Campania multietnica è la mostra fotografica è stata curata e realizzata nell’ambito del  Servizio Regionale di Mediazione Culturale YALLA, iniziativa finanziata dalla Regione Campania e gestita da Cidis Onlus in partenariato con Gesco, attraverso la Cooperativa sociale Dedalus, con il patrocinio del Comune di Napoli.

Autore degli intensi ed emozionanti scatti sul mondo dell’immigrazione è Eduardo Castaldo, uno dei più importanti fotografi indipendenti italiani che ha vissuto per alcuni anni in Medio Oriente, tra Gerusalemme ed Il Cairo dove ha realizzato reportage sul conflitto Arabo Palestinese e sulla Primavera Araba. Ha vinto alcuni premi come un World Press Photo 2012, ed i suoi servizi sono stati pubblicati su importanti riviste internazionali come Le Monde, Time, L’Espresso e tante altre.

quadri

L’esposizione fotografica allestita nella Sala delle Carceri di Castel dell’Ovo, consente al visitatore un’immersione nella vita sociale e culturale degli immigrati in Campania, scorgendo, per la prima volta, i diversi contesti in cui arabi, indiani, africani, cinesi, russi, ucraini, interagiscono con la nostra realtà quotidiana, dove purtroppo ancora molto spesso sono considerati invisibili.

La mostra Permanenze ha come obiettivo quello di rompere i pregiudizi e gli stereotipi appartenenti a molti sul destino degli immigrati nel nostro paese, andando a mostrare ai visitatori una realtà ricca, dinamica ed in continua evoluzione dove, gradualmente, queste persone provenienti da lontano per trovare un destino migliore, vengono sempre più accolti ed integrati dalla nostra popolazione. Ne emerge un’affascinante miscela di lingue, culture, abitudini, tradizioni che lasciano rilevanti tracce nel nostro territorio, arrivando a modificarne l’identità originaria,.

Le immagini fotografiche sono suddivise in due percorsi. Una serie di scatti trasmette i pochi gesti di interazione che avvengono con noi, il “ruolo” in cui spesso gli immigrati sono relegati nel nostro paese: quello di precari, alle prese con occupazioni umili che ormai appartengono alla loro permanenza nelle nostre città, nell’immaginario collettivo di ognuno di noi. Il “vu cumprà” che vende ombrelli, quello che vende collanine e braccialetti, quello che sotto il sole cammina per chilometri sulle nostre spiagge per vendere costumi e parei, con l’unico scopo di guadagnarsi da vivere, e riuscire ad arrivare a fine giornata.

Un’altra serie di fotografie, al contrario, indaga le modalità con cui tantissimi immigrati di diverse nazionalità sono riusciti ad integrarsi completamente nella nostra società ed interagendo con i cittadini campani attraverso rapporti di lavoro, amicizia, amore e condivisione delle vite e degli stessi spazi. Alcuni di loro sono riusciti a crearsi qui una nuova vita ed una nuova generazione di futuri cittadini che in futuro arricchiranno ancora di più il nostro territorio di interculturalità.

Informazioni sulla mostra Permanenze

Quando: fino al 13 novembre 2014
Ingresso: gratuito
Dove: Castel dell’Ovo, Sala delle Carceri
Sito ufficiale di Yalla

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Scritto da Valentina D'Andrea
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