Napoli, simulano un’emergenza per farsi largo nel traffico: il video

Operatrice sanitaria

Operatrice sanitaria simula un pronto soccorso per evitare il traffico di Napoli, il video postato su Tik Tok ha immediatamente scatenato l’indignazione generale

Napoli è, come tutte le grandi città, attanagliata dal problema del traffico. Non di rado gli automobilisti in coda sono costretti ad affiancarsi al marciapiedi o al guardrail per permettere ad esempio ad un ambulanza di poter prestare il suo servizio. Un’abitudine doverosa di cui però a quanto pare qualcuno ha pensato bene di approfittarsi.

È diventato immediatamente virale il video postato su Tik Tok in cui un’operatrice sanitaria simula un pronto soccorso a una donna incinta per evitare appunto la colonna di auto partenopee. Immediatamente è partita la richiesta di spiegazioni da parte del deputato Francesco Borrelli e di Manuel Ruggiero, medico del 118 e presidente di Nessuno tocchi Ippocrate.

A rendere la vicenda ancora più vergognosa è il fatto che la guidatrice fosse un’operatrice sanitaria di una clinica privata, una persona quindi che quotidianamente ha a che fare con le emergenze e di conseguenza, a maggior ragione dovrebbe averne rispetto.

Le dichiarazioni dell’operatrice sanitaria di Napoli

Raggiunta telefonicamente dai microfoni di La Radiazza, condotto su Radio Marte da Gianni Simioli, la donna ha affermato di essersi trovata effettivamente nella condizione di dover prestare un pronto soccorso alla figlia incinta.

Quello che stride con questa versione sono però le risate dei passeggeri dell’auto e soprattutto il fatto che la figlia, per stessa ammissione dell’operatrice, non ha mai raggiunto un pronto soccorso. A quanto pare infatti la donna si sarebbe sentita meglio dopo poco e quindi avrebbe deciso di tornare a casa.

Per lei è stato anche avanzata l’ipotesi di un allontanamento dalla struttura in cui lavora in quanto con il suo comportamento ha evidenziato la scarsa sensibilità per le emergenze che sono alla base della professionalità di chi lavora in questo campo.

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Scritto da Federica Massari
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