Napoli conquista l’America’s Cup. Nel 2027 le finali nel Golfo

La 38ª edizione dell’America’s Cup, la più antica competizione velica del mondo, si svolgerà per la prima volta in Italia, e sarà Napoli a ospitarla tra la primavera e l’estate del 2027. La notizia, confermata anche dal Governo, è stata accolta con entusiasmo dalle istituzioni locali e dalla cittadinanza partenopea.
L’assessora allo Sport Emanuela Ferrante ha dichiarato che l’appuntamento sarà un’occasione irripetibile per la città: rilanciare il turismo, valorizzare lo sport e mostrare al mondo la bellezza del Golfo di Napoli. L’evento si inserisce in un percorso già avviato con il riconoscimento di Capitale Europea dello Sport 2026, confermando Napoli come punto di riferimento internazionale per lo sport e la cultura marina.

Napoli e l’America’s Cup: cosa cambia rispetto al 2013?
Molti ricordano l’entusiasmo del 2013, quando Napoli ospitò una tappa dell’America’s Cup World Series, evento preliminare e promozionale del circuito velico. In quell’occasione, il pubblico rispose in modo straordinario: quasi un milione e mezzo di persone parteciparono alle giornate di regata sul lungomare, affollando ogni punto panoramico della città.
Ma la differenza principale con il 2027 è che per la prima volta Napoli ospiterà la competizione ufficiale, la Louis Vuitton America’s Cup Match, con le finali vere e proprie, quelle che assegnano il trofeo più antico della vela. Se nel 2013 si trattava di un evento spettacolare e mediatico, il 2027 rappresenta il culmine della sfida sportiva, con in gioco il prestigioso “Auld Mug” e la presenza delle squadre più forti del mondo.

Questa volta, Napoli non sarà solo scenografia, ma protagonista assoluta dell’evento.
Dove si svolgeranno le regate e quali saranno gli impatti sul territorio?
Le sfide tra gli equipaggi internazionali si terranno al largo del Golfo di Napoli, con la fase finale della Louis Vuitton Cup e dell’America’s Cup Match. Le istituzioni stanno già lavorando per garantire infrastrutture, logistica e sicurezza, puntando a una manifestazione che sia sostenibile e inclusiva.
Secondo il Ministro dell’Economia Giancarlo Giorgetti, la sede principale sarà Bagnoli, quartiere della zona occidentale, che sarà oggetto di una profonda riqualificazione urbana. Lo scopo è trasformare l’evento in volano economico per un’area spesso trascurata, portando investimenti, posti di lavoro e valorizzazione ambientale.
Quali sono le prospettive per il turismo e l’economia locale?
Il valore simbolico e pratico dell’America’s Cup va oltre l’aspetto sportivo. Come dimostrato dallo studio dell’Università di Barcellona sull’edizione 2024 a Barcellona, l’impatto economico può superare il miliardo di euro. Napoli punta a replicare quel modello, generando un indotto economico importante e migliorando la propria attrattività sul mercato internazionale.
Il Presidente della Commissione Urbanistica Massimo Pepe ha sottolineato l’importanza della manifestazione come esito concreto del lavoro di recupero della costa, da San Giovanni a Bagnoli. Un progetto urbano che unisce sport, ambiente e rigenerazione sociale, con benefici duraturi anche dopo la fine delle regate.
Cosa significa per l’identità di Napoli?
Per molti rappresentanti delle istituzioni, l’assegnazione dell’America’s Cup è il riconoscimento della nuova credibilità e attrattività della città. La sintonia tra amministrazione comunale e Governo, guidato dal Primo Ministro Giorgia Meloni, ha permesso di vincere la concorrenza di altre città italiane e internazionali.
Napoli ha dimostrato di avere infrastrutture, visione e determinazione per affrontare una sfida di tale portata. Le dichiarazioni del sindaco Gaetano Manfredi confermano l’impegno collettivo e l’opportunità unica di mostrare al mondo un volto rinnovato della città.