L’istituto Nazareth al Vomero chiude, addio improvviso alla storica scuola privata

Banchi di scuola
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Completamente inaspettata, è arrivata la notizia della chiusura dell’Istituto Nazareth al Vomero, a Napoli, la scuola privata di proprietà della congregazione religiosa delle Dame di Nazareth.

La scuola si trova in via Kagoshima, nel quartiere collinare della città, è in attività dal 1956 e non sembravano esserci grossi problemi, ma evidentemente qualcosa non andava.

A quanto pare, la decisione è stata presa a causa della morosità che la società che gestisce la scuola aveva verso la congregazione religiosa.

Il preside, alla presenza dei tanti genitori che si sono presentati delusi ed arrabbiati davanti al portone dell’istituto, non ha potuto far altro che comunicare l’inevitabilità della chiusura nonostante gli sforzi fatti per contrastarla.

Cosa accadrà agli studenti e ai lavoratori?

Naturalmente i genitori si chiedono dove potranno essere trasferiti i propri figli dopo questa decisione. La scuola, un istituto omnicomprensivo che ha sempre accolto studenti dalla scuola dell’infanzia al liceo, accoglie 500 studenti e decine di lavoratori ed ora il loro futuro è incerto.

Le famiglie dovranno cercare nuovi istituti che siano all’altezza della stessa offerta formativa, dei costi e della location. Il tempo, però, è poco e sicuramente non sarà una scelta facile. Certo, molto probabilmente avranno il nulla-osta per cambiare scuola, ma cercare alternative in piena estate risulterà molto ostico.

I lavoratori, tra docenti, portinai e collaboratori esterni al momento hanno perso il lavoro e non si sa che futuro potranno avere.

istituto Nazareth al Vomero

Il dissesto finanziario

Come detto, sembra che la motivazione sia la morosità verso la congregazione religiosa Dame di Nazareth e l’istituto è in dissesto finanziario. Le famiglie, però, si chiedono che fine abbiano fatto i propri soldi considerato che ogni anno pagano migliaia di euro di retta per la formazione dei propri figli e la quota minima è di 3300 euro all’anno.

Secondo quanto leggiamo da Repubblica, la società che gestisce l’istituto non pagherebbe l’affitto da anni e sarebbe in debito di 258 mila euro.

Gianna Staiano, mamma di un’alunna della prima elementare e avvocato, ha subito scritto una nota condivisa ormai da centinaia di genitori ed anche sui social:

Chiude nel silenzio generale delle istituzioni locali, della Curia, del ministero della Pubblica Istruzione e sotto gli occhi di quegli enti che avrebbero dovuto garantire e promuovere il diritto allo studio nella scuola prescelta da quasi 500 iscritti. Questo colpevole silenzio è da imputare prevalentemente, alla gestione de Il Maestro srl-Impresa Sociale che, contrariamente ad ogni e qualsiasi dovere di correttezza, diligenza e buona fede, non ha mai comunicato ai suoi iscritti l’ipotesi di chiusura quale diretta conseguenza del grave dissesto finanziario e dell’ormai deteriorato rapporto con La Congregazione”.

La richiesta al Comune di Napoli per scongiurare la chiusura

Intanto, Enza Amato, presidente del Consiglio comunale di Napoli, e Walter Savarese, presidente della Commissione Consiliare Bilancio, hanno chiesto un intervento alle istituzioni per evitare le chiusura, inviando una nota al sindaco Gaetano Manfredi, all’assessora alla scuola della Regione Campania Lucia Fortini, al direttore generale dell’ufficio scolastico regionale Ettore Acerra e alla dirigente dell’ufficio VI per l’ambito territoriale di Napoli Luisa Franzese.

Si attende una risposta nei prossimi giorni, sperando che la situazione possa cambiare per le tante famiglie, gli studenti ed i lavoratori coinvolti.

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Scritto da Fabiana Bianchi
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