Finte multe a Napoli, torna la truffa, ecco come riconoscerle

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Fonte immagine: AI generated
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A Vico Equense, pittoresca cittadina della costiera sorrentina, una truffa ingegnosa ha colpito gli automobilisti: le false multe. Un inganno, già noto a Napoli e nel Nord Italia, che si sta ripetendo, mettendo in allarme residenti e turisti.

Scopriamo come questa truffa si sta diffondendo e come possiamo difenderci.

Dove sono state piazzate le false multe

Questa volta le multe fasulle sono state piazzate in modo strategico sui parabrezza delle auto a Vico Equense, con una predilezione per le zone più frequentate. I truffatori hanno scelto con cura le loro vittime, mirando a luoghi dove l’afflusso di turisti e la densità veicolare sono maggiori.

Non è il primo caso, già nel 2013 e nel dicembre del 2022, si verificarono casi del genere nel centro di Napoli e nel 2020 capitò a Segrate in Lombardia, mentre è la prima volta che capita a Vico Equense.

Come riconoscere le multe false da quelle originali

Riconoscere le false multe richiede attenzione ai dettagli questa volta. Se l’altra volta i truffatori si limitarono a mere fotocopie, facilmente riconoscibili, questa volta il lavoro è stato fatto molto meglio.

Le differenze riguardano principalmente l’importo della sanzione e le condizioni di pagamento. Per esempio, una multa reale per “parcheggio errato” varia tra i 41 e i 173 euro, ma su quelle false si legge un importo di soli 25 euro. Solitamente, infatti, in caso di divieto di sosta si riceve la classica multa di 41€, che diventano 28,71€ se pagate entro 5 giorni.

Le false multe inoltre offrono uno sconto del 50% se pagate entro due giorni, a differenza delle vere che, come già detto, prevedono uno sconto del 30% entro cinque giorni.

Controllare sempre l’IBAN di pagamento

Una differenza cruciale riguarda l’IBAN per il pagamento. La Polizia Locale di Napoli, nel caso del 2022, diffuse un comunicato ufficiale, sottolineando che l’unico IBAN corretto per il pagamento delle multe a Napoli è IT03W0760103400001033919109.

Un dettaglio essenziale per distinguere un verbale autentico da uno contraffatto. Inoltre i verbali di pagamento possono essere saldati anche con altri metodi, non solo con l’Iban, tra questi c’è anche l’App IO. Se nel vostro verbale non sono presenti altri sistemi di pagamento… allora probabilmente è un verbale fasullo.

Esempio di verbale fasullo del 2022

Non è il primo caso di false multe

Il fenomeno delle multe contraffatte, come già detto, non è una novità. A Napoli, si erano già verificati casi simili nel 2013 e nel 2013, mentre a Segrate era capitato nel 2020.

Il metodo per ingannare gli automobilisti era lo stesso, anche se i verbali erano meno credibili, e anche in quel contesto l’IBAN falso era un elemento chiave della truffa.

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Scritto da Gennaro Marchesi
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