Emanuele Filiberto a Belve, i tradimenti e il rapporto con il nonno

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Emanuele Filiberto, nipote di Re Vittorio Emanuele III, l’ultimo Re d’Italia, si è distinto fin da subito dal suo passato cercando di creare un’immagine di sé che fosse più umana e alla mano, partecipando anche a diversi programmi televisivi. A Belve ha toccato numerosi argomenti che riguardano il rapporto con la moglie e quello con il nonno. Ecco i dettagli.

Il complesso rapporto di Emanuele Filiberto con la moglie Clotilde Courau

Emanuele Filiberto di Savoia ha svelato aspetti intimi della sua vita coniugale con Clotilde Courau. Il principe ha evidenziato come, nel loro matrimonio durato due decenni, si siano manifestati episodi di infedeltà, di contrasti e di perdoni.

Nonostante una vita separata tra Montecarlo e Parigi, l’infedeltà sembra essere stata integrata nel tessuto del loro rapporto. Al centro della loro unione, secondo il principe, vi è un amore profondo e incondizionato che trascende le scappatelle occasioni e le vede come elementi accettabili del loro quotidiano.

Le parole di Emanuele Filiberto sulle leggi razziali emesse dal nonno

Oltre ai temi coniugali, Emanuele Filiberto di Savoia ha espresso la sua posizione sulla mancanza di scuse formali da parte del padre, Vittorio Emanuele di Savoia, per la firma del nonno Vittorio Emanuele III sulle leggi razziali.

Al contrario, Emanuele Filiberto ha sottolineato il suo personale pentimento per tali leggi, esprimendo un rimpianto che tale gesto non fosse stato compiuto in precedenza dalla sua famiglia. L’erede della casa Savoia ha richiamato la propria decisione di chiedere ufficialmente e solennemente perdono alle Comunità Ebraiche Italiane, un gesto che, a suo avviso, avrebbe dovuto essere compiuto anche dal padre.

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