Coronavirus, ordinanza sulla vendita di mascherine in farmacia

Coronavirus mascherina
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Nuova Ordinanza della Protezione Civile sulla vendita di mascherine e altri dispositivi di protezione in farmacia per l’emergenza Coronavirus!

La Protezione Civile ha emanato una nuova ordinanza che consente la vendita anche di singoli dispositivi di protezione individuale (DPI), come le mascherine, da parte delle farmacie. Lo scopo del provvedimento è quello di regolare la distribuzione di questi dispositivi da parte delle farmacie.

In particolare nell’ordinanza vengono indicate le modalità da seguire per maneggiare in sicurezza l’imballaggio, il prezzo massimo delle singole unità e le informazioni che le farmacie devono dare al consumatore.

Norme igienico sanitarie da rispettare da parte delle Farmacie

Per procedere all’apertura di confezioni la farmacia deve garantire il rispetto delle corrette operazioni da svolgere. In particolare deve valutare i fattori che garantiscano la preservazione della qualità microbiologica di ciascun DPI, al fine di mantenere sotto controllo le fonti di contaminazione.

Di seguito sono riportate le norme che ciascuna Farmacia dovrà rispettare nel maneggiare il prodotto:

  • igiene delle mani mediante prodotti idroalcolici oppure lavaggio con acqua e sapone
  • igiene respiratoria mediante utilizzo di mascherine facciali
  • guanti
  • camice

Prezzo delle singole mascherine e dispositivi di proteziOne 

L’Ordinanza stabilisce che la vendita al dettaglio anche di una sola unità di DPI senza imballaggi di riferimento deve prevedere un prezzo inferiore o pari all’importo previsto per la singola confezione diviso il numero dei DPI presenti nella medesima.

Informazioni ai consumatori

Secondo il Codice del consumo e la normativa di settore citati nell’Ordinanza le informazioni da fornire al cliente sono:

  • denominazione legale o merceologica del prodotto
  • nome o ragione sociale o marchio e alla sede legale del produttore o di un importatore stabilito nell’Unione europea
  • paese di origine se situato fuori dell’Unione europea
  • eventuale presenza di materiali o sostanze che possono arrecare danno all’uomo, alle cose o all’ambiente
  • materiali impiegati ed ai metodi di lavorazione ove questi siano determinanti per la qualità o le caratteristiche merceologiche del prodotto
  • istruzioni, eventuali precauzioni e destinazione d’uso, ove utili ai fini di fruizione e sicurezza del prodotto.
  • data di fabbricazione o di scadenza e organismo/autorità che ha rilasciato la certificazione/autorizzazione.
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Scritto da Serena De Luca
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