Chi è Giorgia Meloni: vita e politica del leader di Fratelli D’Italia

Primo piano di Giorgia Meloni
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Giorgia Meloni è un politico di lunghissima data, nonche il volto e la presidente di Fratelli d’Italia, il partito di destra (ed estrema destra) fondato nel 2012 da lei, Ignazio La Russa e Guido Crosetto.

Vincitrice come primo partito alle elezioni politiche del 25 Settembre 2022.

Dove è nata e la sua famiglia

Nata a Roma nord il 15 Gennaio 1977, ma cresciuta nel quartiere Garbatella, ha conseguito il diploma di maturità linguistica, con voto 60 su 60, nel 1996. Dieci anni dopo si è iscritta all’albo come giornalista professionista.

Molti non lo sanno, ma i genitori di Giorgia Meloni non sono romani, anzi tutt’altro. Il padre è di origini cagliaritane, mentre la madre è di Messina.

L’abbandono del padre

Una presenza quella del padre che porta la giovane Giorgia ad affrontare un grosso trauma, l’abbandono della famiglia da parte del padre per trasferirsi all’estero, alle Canarie.

Un trauma che sarà sempre presente e che la farà sentire “inadeguata” per tutta la vita.

Abbandono che l’ha fortemente avvicinata alla madre, come guida e riferimento. Madre che volle tenerla pur sapendo che la storia con il di lei padre fosse già ad un punto di rottura.

A 11 anni, come dichiara nel suo libro “Io sono Giorgia” decise di tagliare in via definitiva i ponti con quest’ultimo.

È andato via di casa quando avevo un anno. Lui viveva alle Canarie e noi andavamo da lui una, due settimane all’anno e basta. Quando avevo undici anni, lui fece un discorso che non si dovrebbe fare ad una ragazzina e io gli dissi “Non ti voglio vedere mai più”. Quando è morto non sono riuscita davvero a provare un’emozione, è come se fosse stato uno sconosciuto

Giorgia Meloni

Il diploma in lingue e la questione della laurea

Giorgia Meloni è stata fortemente criticata, nel corso dei suoi anni in politica, per la mancata laurea.
Una critica a cui ha sempre risposto con fermezza, appoggiandosi sulla storia della sua vita, fortemente combattuta per potersi mantenere e proseguire nel percorso politico.

La risposta della Meloni è chiara: doveva lavorare per mantenersi, non tutti possono permettersi di studiare per molti anni prima di poter cercare un lavoro.

La carriera in politica fin dalla gioventù

A soli 15 anni, nel 1992, aderisce al Fronte della Gioventù, un’organizzazione giovanile parte del Movimento Sociale Italiano – Destra Nazionale, un partito politico di chiara ispirazione neofascista la cui fiamma tricolore si ritrova poi nel simbolo di Fratelli d’Italia.

Quattro anni dopo, nel 1996, è responsabile nazionale presso Azione Studentesca, un movimento nato dalla fornace di Alleanza Nazionale.

Da consigliere provinciale a deputata di Alleanza Nazionale

Il rapporto con Alleanza Nazionale si stringe ancora di più nel corso degli anni, fino alla vittoria nel 1998 delle primarie per l’XI Municipio di Roma, ove viene eletta come consigliere della Provincia di Roma proprio con quel partito. Ruolo in cui rimarrà in carica fino al 2002.

Nel frattempo nel 2000 diventa dirigente di Azione Giovani, un movimento nato in seno ad Alleanza Nazionale, e nel 2001 viene nominata proprio da Gianfranco Fini a coordinatrice del comitato nazionale di reggenza dello stesso. Pochi anni, ed è il 2004 quando viene eletta presidente.

Fino al 2006 ha fatto fruttare il tesserino da giornalista professionista lavorando per il Secolo d’Italia, quotidiano estremamente vicino alla destra e organo ufficiale di Alleanza Nazionale (poi parte del gruppo del Popolo delle Libertà).

Arriva alla Camera dei deputati nel 2006 sempre con Alleanza Nazionale nel collegio Lazio 1, la più giovane donna parlamentare della quindicesima legislatura. Diverrà poi vicepresidente della Camera dei Deputati fino al 2008.

Il Ministero della gioventù

Forte della sua caratterizzazione come giovane promessa della destra, nel corso del Governo Berlusconi IV (nel 2008) viene nominata Ministro per la gioventù, il ministro più giovane nella storia dell’Italia Repubblicana.

Sempre in quell’anno la giovane Giorgia si fece già notare per le sue posizioni forti, quando invitò gli atleti italiani, nel corso delle Olimpiadi di Pechino, a boicottare la cerimonia d’apertura per manifestare il dissenso verso la politica di violenza del governo cinese nei confronti dei territori del Tibet. Un parere che non trovò appoggio nel governo che le era vicino e che la costrinse ad una parziale ritrattazione di quanto detto.

Il passaggio al Popolo delle Libertà e la presidenza della Giovane Italia

Nel corso del 2009 la fusione di Alleanza Nazionale con il Popolo della Libertà porterà la Meloni alla presidenza della Giovane Italia, un movimento giovanile nato in seno al partito.

Ci resterà poco, perché già nel 2012 rassegnerà le dimissioni in vista della nascita del partito che per i successivi 10 anni la vedrà protagonista.

La fondazione di Fratelli d’Italia e la presidenza

Fu proprio in quello stesso anno, a Novembre del 2012, che la Meloni annunciò la propria candidatura alle primarie del Popolo della Libertà, ma quando queste ultime furono poi abolite da Berlusconi, lasciò il partito e fondò insieme a Guido Crosetto e Ignazio La Russa il movimento politico dei Fratelli d’Italia.

Movimento politico di destra che, in un primo momento, confermò la sua posizione nella coalizione con il Partito delle Libertà nonostante la scissione.

Una scelta vincente che la fece eleggere alla camera dei deputati nel 2013 nonché capogruppo alla Camera.

Dal 2014 Giorgia Meloni è presidente di Fratelli d’Italia in sostituzione di Ignazio La Russa.

Nel 2016 tentò l’attacco verso Roma, candidandosi come Sindaco della città ed ottenendo il 20,64% dei voti. Non furono sufficienti in quanto fu scalzata già al primo turno dalla Raggi che ottenne il 35% dei voti e da Giachetti del PD con il 24%.

Nel 2018 presentò Fratelli d’Italia alle elezioni politiche come parte della coalizione di centro destra, ma ottenne un risultato molto scarso raggiungendo a stento il 4% dei consensi. Consensi che salirono di poco, al 6.9%, nelle elezioni europee del 2019.

Il discorso “Io sono Giorgia, sono una donna, sono una madre”

Divenne famosa proprio nell’anno delle elezioni europee per un discorso dal palco di piazza San Giovanni a Roma.

Nel 2022 il successo alle Politiche, con il 24% dei consensi, rese Fratelli d’Italia il primo partito.

Giorgia Meloni e la passione per i fantasy e Tolkien

Non è un segreto che Giorgia Meloni abbia una forte passione per il mondo fantasy fin dalla giovane età, addirittura sembra che online fosse reperibile una sua bio di fantasia con le sue opinioni sui draghi e sul mondo fantasy.

Scelse anche di chiamare la convention annuale del partito “Atreju“, un chiaro riferimento ad uno dei protagonisti de “La storia infinita“.

Proprio nella chiusura della campagna del 2022, la scelta è ricaduta su Pino Insegno (famoso doppiatore) con una chiara citazione al Signore degli Anelli al discorso di Aragorn, doppiato proprio da Pino Insegno.

Verrà il giorno della sconfitta, ma non è questo il giorno.

I campi Hobbit dell’estrema destra

Quello che molti non sanno è che da giovane la Meloni frequentasse i Campi Hobbit, ovvero dei raduni organizzati dal Fronte della Gioventù, quindi di matrice di estrema destra, fin dal 1977.
Il richiamo al mondo di Tolkien è chiaro già dal nome, ma la matrice non è per nulla giocosa, basti pensare che in alcuni di questi campi vi erano anche manifestazioni paramilitari.

Il compagno di Giorgia Meloni e il mancato matrimonio

Una delle fortissime critiche volte alla Meloni è quella sul “mancato matrimonio“, in considerazione degli ideali stringentissimi a cui è affiliata relativi alla “famiglia tradizionale”.

Ideali che spingerebbero sul matrimonio tradizionale di un uomo ed una donna.

Una convivenza la loro ormai salda e duratura, difatti i due hanno anche una figlia, Ginevra, nata nel 2016.

Il compagno storico era Andrea Giambruno, giornalista Mediaset conosciuto nel 2014 proprio dietro le quinte di una trasmissione di cui lo stesso era autore.

Un incontro “frettoloso”, in cui Giambruno “strappò” di mano dalla Meloni un frutto che la stessa si stava accingendo a mangiare senza accorgersi che stavano per andare in diretta.
Un incrocio di sguardi che diede inizio al corteggiamento.

Una curiosità sulla coppia è che Giambruno ha sempre affermato di votare a sinistra, in netta opposizione con il partito della compagna. Anche sui temi LGBTQ+ e della cannabis i due sembrano in totale dissenso.

La Meloni ha ringraziato pubblicamente il compagno dopo la vittoria di Settembre 2022.

La rottura della relazione tra Giorgia Meloni e Andrea Giambruno

Il 20 Ottobre 2023 i due di sono separati, a comunicarlo è proprio la Meloni tramite un post sui suoi canali Social. La separazione arriva dopo i “fuori ondapubblicati da Striscia La Notizia in cui Giambruno ha un atteggiamento inappropriato con colleghe.

Nonostante la dichiarazione della stessa indichi che la separazione era già in corso, è impossibile non ritenere le cose collegate dato che la separazione arriva a 2 giorni dalla prima trasmissione.

@striscialanotizia

Il giornalismo di Giambrunasca: la stagione degli amori. Al link in bio tutti i nuovi fuorionda. #striscialanotizia #AndreaGiambruno #tiktok #neiperte #perte #canale5 #giorgiameloni

♬ suono originale – striscialanotizia

La figlia della Meloni: Ginevra

Come la Meloni ha più volte ricordato, soprattutto durante il famoso comizio a San Giovanni, ha una figlia.

Ginevra è nata il 16 Settembre 2016 e a dare notizia della nascita è stata proprio la madre tramite il profilo Facebook.

Una presenza costante sui canali della Meloni quella della figlia, che ha iniziato il percorso scolastico della prima elementare proprio durante la campagna elettorale della madre.

L’incoerenza di Giorgia Meloni e i cambi d’opinione

Una delle principali accuse a Giorgia Meloni è quella relativa sia all’inconsistenza tra la sua vita privata e le opinioni mantenute in sede di dibattimento parlamentare, sia ai cambi d’opinione relativamente frequenti, con il susseguirsi di varie affermazioni in negazione l’una con l’altra anche nel giro di poche settimane in particolare sulla presenza o meno dell’Italia nell’Euro.

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Scritto da Andrea Navarro
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