Carmine Gorrasi di MasterChef 11: chi è il campano sul podio

Carmine Gorrasi

È terminata il 3 marzo 2022 l’11esima edizione di Masterchef Italia e a trionfare è stata Tracy Ebigbodi, una giovane cameriera di sala di origini nigeriane che vive e lavora a Vallese di Oppeano. Eppure una menzione speciale va al talentuoso Carmine, il ragazzo campano che si è fatto valere ed è in ogni caso salito sul podio.

Carmine Gorrasi è di Battipaglia e fin dalle qualificazioni ha colpito i giudici con le sue idee e la sua fantasia in cucina. In questa edizione di Masterchef è arrivato secondo rendendo orgogliosa la nostra terra e sicuramente anche tutta la comunità di Battipaglia.

Chi è Carmine: dalla passione negata alle grandi vette in cucina

Carmine ha solo 18 anni e, come detto, proviene da Battipaglia, comune in provincia di Salerno, anche se oggi vive a Montecorvino Pugliano.

Nonostante la giovanissima età ha le idee davvero chiare sulle sue ambizioni: un giorno diventerà uno chef pluristellato, queste sono state le sue parole ai giudici di Masterchef.

La sua passione per la cucina e le sue idee innovative lo hanno portato ad arrivare in finale a Masterchef ma, anche se non ha conquistato il primo posto, il suo risultato è ugualmente incredibile. Nonostante non studi all’alberghiero, suo sogno non realizzato, si è dedicato lo stesso allo studio delle migliori tecniche culinarie. Infatti, al momento frequenta l’ultimo anno del liceo scientifico, per volere dei genitori che hanno preferito seguisse questo percorso di studi, ma non ha mai abbandonato il suo sogno di diventare chef.

Ha iniziato a 12 anni ad avvicinarsi alla cucina, insieme alla sorella Sara, pasticciando insieme a lei e creando talvolta anche dei disastri gastronomici. Ma si sa, si impara sbagliando, e Carmine non si è lasciato scoraggiare, perseverando con la sua passione e studiando da autodidatta.

Il percorso a Masterchef: una rivelazione immediata

Carmine, durante il Live Cooking delle selezioni, ha conquistato giudici e pubblico cucinando dei Gyoza, cioè dei ravioli giapponesi con capesante, cavolo, maiale, cipollotto, zenzero, salsa di soia, zucchero e peperoncino rosso.

Un piatto definito ottimo e davvero all’avanguardia, tanto da farli valere il titolo di “Signorino Gorrasi“, inventato dallo chef Barbieri, e che gli ha permesso di ricevere il tanto agognato grembiule bianco che decreta l’accesso alla competizione.

È subito diventato il concorrente da battere, uno dei più temuti tra tutti quelli che hanno partecipato alla competizione, diventando il beniamino non solo del pubblico, ma anche dello chef Barbieri che in lui ha rivisto la stessa fiamma della passione che lo guidava agli albori della sua carriera.

I piatti della finale ed il dolce Battipaglia Total White

Nella finale a 3, alla presenza di tutti i familiari dei concorrenti e degli ex partecipanti, Carmine Gorrasi, Christian Passeri e Tracy Ebigbodi si sono sfidati a colpi di fornelli e piatti gourmet. Ognuno ha dovuto preparare quattro portate, dall’antipasto al dolce.

Carmine si è ispirato molto alla sua Battipaglia, nonostante abbia ammesso che tempo fa fosse il luogo da cui voleva fuggire. Oggi, però, ha capito che rappresenta le sue radici e che va valorizzata.

Carmine ha presentato il seguente menu nippo-campano:

  • l’antipasto: Kaiseki Partenopeo, cioè un rimando al piatto delle selezioni con tempura di fiori di zucca, gunkan di melanzana fritta e crudo di baccalà in crosta di alga nori;
  • il piatto primo: Gyoza al tè matcha farciti con genovese di polpo, caviale, carpaccio di capesante, consommé di cipolle e tè affumicato;
  • il secondo piatto: Sapori di Casa, un omaggio ai nonni. Sarebbe petto di piccione affumicato al fieno, friggitiello ripieno di ricotta di bufala, bonbon di parmigiana, e peperone crusco;
  • il dolce: Battipaglia total white, cioè semifreddo di bufala e cocco, neve di yogurt e cioccolato bianco, crema al cedro, shortbread alle arachidi e gelato alla bufala.

Il secondo posto non lo ha scoraggiato, anzi si è detto più intenzionato che mai a continuare il suo percorso perché “Non è per me la fine, ma un grande inizio”.

il dessert di Carmine nella prova finale, un rimando alla sua terra

La cucina di Carmine tra avanguardia e fusion

La sua cucina si può definire all’avanguardia, multietnica e sicuramente caratterizzata dalle contaminazioni. Infatti, il perno su cui fanno leva i suoi piatti è il fusion tra la tradizione culinaria con radici a Battipaglia e le tradizioni delle altre cucine del mondo.

I rimandi all’infanzia e alla campagna sono sempre presenti ed i suoi ingredienti preferiti, che ormai usa quasi sempre, sono la salsa di soia ed il piccione (grande scoperta fatta a Masterchef).

I progetti futuri

Carmine ha dichiarato di voler terminare gli studi al liceo e di volersi iscrivere all’Università. Sicuramente al momento cercherà di fare quanta più esperienza possibile, anche in tante cucine di ristoranti se possibile, per poter poi agguantare il grande sogno di diventare un famoso chef stellato.

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Scritto da Fabiana Bianchi
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