Cardarelli, nuova emergenza: troppe barelle affollano il pronto soccorso

Foto ingresso dell'ospedale Cardarelli
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Troppe barelle ritornano ad affollare il pronto soccorso dell’ospedale Cardarelli di Napoli: il presidente della Regione Vincenzo De Luca si è espresso a riguardo, rivolgendosi al nuovo governo

Sembra un’emergenza infinita quella che attanaglia troppo spesso l’ospedale Cardarelli di Napoli, invaso da troppe barelle nel salone e nei corridoi del pronto soccorso. In questo modo non si preserva né il distanziamento né la privacy dei pazienti. Si tratta per la maggior parte di codici bianchi e gialli che potrebbero essere trattati negli ambulatori territoriali, così come ha dichiarato Vincenzo De Luca.

Non è la prima emergenza Pronto Soccorso

Un problema, quello della completa saturazione degli spazi del PS, ormai arcinoto e già da molti anni pronto a ripetersi con una costanza quasi svizzera.

Un’emergenza aggravata dalla crisi Covid, per quanto sia terminato lo stato dell’emergenza, ogni ingresso Covid rimette in discussione tutto il pronto soccorso nei minuti immediatamente successivi, problematica che non migliora la gestione dello stesso.

Vincenzo De Luca sull’emergenza barelle al pronto soccorso dell’ospedale Cardarelli

A proposito delle barelle che affollano il pronto soccorso del primo ospedale del Mezzogiorno il presidente della Regione Campania Vincenzo De Luca è intervenuto durante un convegno della Federazione italiana aziende sanitarie e ospedaliere svoltosi proprio al Cardarelli.

Il governatore ha fatto appello al neo governo Meloni affinché prenda decisioni soprattutto sul problema della scarsità e della retribuzione del personale del pronto soccorso del nosocomio partenopeo: “Abbiamo sia un problema di scarsità del personale medico per l’emergenza sia un problema retributivo”, ha affermato De Luca.

Inoltre a questi problemi si aggiungono anche quelli della scarsità degli ambulatori territoriali che dovrebbero fare “da filtro porta poi a scaricare sui pronto soccorsi migliaia di pazienti che nel 90% dei casi possono essere curati tranquillamente negli ambulatori – ha spiegato il presidente della Regione Campania -. Quindi la stragrande maggioranza degli accessi nei pronto soccorsi sono codici bianchi o gialli”.

Soltanto poco più di un mese fa l’emergenza sovraffollamento di barelle al pronto soccorso dell’ospedale Antonio Cardarelli si era ripresentata dopo i picchi avuti nel periodo della pandemia, quando gli accessi al giorno di pazienti arrivavano a 200. Tuttavia anche in anni pre-Covid si è dovuto combattere contro questa anomalia che rappresenta un annoso problema, soprattutto da quando altri ospedali, come il Santa Maria degli Incurabili e il San Gennaro, hanno dovuto chiudere i loro pronto soccorso.

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Scritto da Federica Massari
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