Banksy al Museo PAN di Napoli sarà messo in relazione ad altri grandi nomi dell’arte di strada per rispondere alla domanda: come si interpreta quello che succede oggi sui muri del mondo?
Banksy e la (post) Street Art è la mostra allestita al PAN dal 23 Dicembre 2019 al 16 Febbraio 2020 che coinvolgerà, oltre alle opere del famosissimo Banksy, anche quelle di Mr. Brainwash, di Obey e di Mr. Savethewall.
L’arte di strada può entrare al Museo?
L’obiettivo della mostra curata da Andrea Ingenito è fornire ai visitatori tutti gli strumenti interpretativi per rispondere a una domanda che da anni attanaglia il mondo dell’arte: la street art è arte a tutti gli effetti? E se lo è, la street art può stare nei musei senza perdere il senso più profondo del suo messaggio?
Bansky
Bansky è di certo lo street artist più famoso di questo decennio: sfuggente, misterioso ma dal tratto assolutamente inconfondibile, Bansky è stato il primo a forzare il limite tra arte museale e arte di strada, proponendo opere di street art in mostra, in vendita, bandite all’asta.
Obey
Obey, pseudonimo di Shepard Fairey, è diventato famoso per il ritratto on ufficiale di Barak Obama in tre colori che accompagnò la campagna elettorale del Presidente Americano e che procurò all’artista un sentito ringraziamento proprio da parte di Obama.
Mr. Brainwash
Mr. Brainwash è uno street artist che ha un rapporto molto stretto con i musei di arte contemporanea, dal momento che ha già prodotto moltissime installazioni moderne, coloratissime e drammaticamente concettuali.
Mr. Savethewall
Unico italiano presente nella rosa, chiuderà il percorso espositivo con le sue coloratissime opere che sono già diventate meta – arte, poiché contengono citazioni di Banksy e di artisti che hanno fatto la storia dell’arte mondiale, come Caravaggio e Michelangelo.
