
Funicolari di Napoli
La storia
Nel corso del 19° secolo la città di Napoli visse un periodo di crescita nel settore dell’edilizia, con lo sviluppo di quelli che poi saranno i quartieri Vomero e Arenella. Fu in questo frangente che nacque la necessità di collegare i quartieri alti con gli altri quartieri della città, così nel 1880 iniziò a nascere l’ipotesi per “la funicolare di Napoli“. Furono i due ingegneri Cigliano e Ferraro a studiare i sistemi meccanici per la costruzione delle funicolari di Chiaia e Montesanto. Pochi anni dopo il progetto fu presentato al Comune che, con il sostegno Banca Tiberina, avviò i lavori per la costruzione.
Solo verso gli anni ’20 si vide la realizzazione degli altri impianti funicolari, ovvero: quello Centrale, che fu costruito così da creare un collegamento tra i quartieri alti ed il centro cittadino, e quello di Mergellina, che fu costruito, così come i primi due impianti, per valorizzare i terreni circostanti al tempo edificabili.
Per le operazioni furono fondate due società, la SAFUCE, nel 1926, che si occupò della costruzione dell’impianto Centrale, e la SPEME, che invece lavorò su quella di Mergellina.

Funicolare di Montesanto
La linea conta 4 stazioni, 4 i minuti necessari per percorrere l’intera tratta Via Morghen – Piazza Montesanto.

Funicolare di Chiaia (p.zza Amedeo)
La linea conta 4 stazioni, 3 i minuti necessari per percorrere l’intera tratta Parco Margherita – Cimarosa

Funicolare di Mergellina (Posillipo)
La linea conta 5 stazioni, 7 i minuti necessari per percorrere l’intera tratta Mergellina – Manzoni.

Funicolare Centrale
La linea conta 4 stazioni, 5 i minuti necessari per percorrere l’intera tratta Augusteo – Piazza Fuga
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