I documenti di viaggio necessari per chi viaggia in Italia dall’estero

Border control officer puts a stamp in the passport page of passport stamps
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documenti necessari per chi viaggia verso l’Italia, da esibire alle autorità in fase di ingresso all’aeroporto, si differenziano a seconda se il visitatore proviene da un paese dell’Unione Europea, aderente o meno allo Spazio Schengen, o se proviene da uno Stato che non fa parte dell’UE.

Vediamo quali sono e come presentarli.

I documenti necessari all’ingresso dei Cittadini UE

I residenti dell’UE possono liberamente circolare tra i vari Stati dell’Unione, quindi anche in Italia, senza subire controlli alla frontiera.
In ogni caso, è sempre necessario essere muniti di carta d’identità valida per passare i controlli minimi di verifica affiancati ai documenti di viaggio quando si atterra all’Aeroporto di Capodichino o si sbarca al Porto o in un altro punto di controllo.

Serve il Passaporto se si viaggia dalla Gran Bretagna?

La Gran Bretagna è ufficialmente uscita dall’Unione Europea il 31 gennaio 2020 a seguito del referendum denominato “Brexit”. Sì, è necessario un passaporto valido per viaggiare in Italia dal Regno Unito, anche per un semplice scalo. La carta d’identità non è più accettata come documento di viaggio.

Flags of United Kingdom and European Union folded together

I documenti necessari per i cittadini extracomunitari

I viaggiatori che provengono da paesi non comunitari devono necessariamente portare con sé un passaporto valido, che sarà loro richiesto dalle autorità competenti quando arriveranno all’Aeroporto di Capodichino, al Porto o in un altro punto di controllo.

Il passaporto dovrà avere i seguenti requisiti:

  • essere valido per almeno tre mesi dopo la data in cui si intende lasciare l’Italia
  • essere rilasciato nell’arco dei 10 anni precedenti

Devono anche munirsi di un permesso di soggiorno rilasciato dall’ambasciata o dal consolato italiano del proprio paese. Infine, devono essere in possesso di documenti che giustificano lo scopo e le condizioni del soggiorno e disporre di sufficienti mezzi di sostegno, sia per il periodo della visita sia per tornare nel proprio paese. Per dimostrarlo, possono esibire denaro liquido, garanzie bancarie, garanzie di polizza assicurativa, titoli di credito equivalenti o altri documenti che dimostrino l’accesso alle fonti di reddito in Italia.

Ecco alcuni altri requisiti da tenere a mente:

  • Il passaporto deve essere valido per tutta la durata del soggiorno in Italia e per i 3 mesi successivi
  • I cittadini minorenni devono avere un passaporto individuale.
  • Se viaggiate con un bambino di età inferiore ai 16 anni, è necessario essere in grado di dimostrare la vostra genitorialità o la vostra tutela legale.
  • Per soggiorni superiori ai 6 mesi, potrebbe essere necessario un visto.

È necessario un visto per soggiornare in Italia?

Non è necessario alcun visto o permesso di soggiorno per tutti i soggiorni di durata pari o inferiore a 90 giorni per i paesi con cui l’Italia ha degli accordi internazionali, come gli Stati Uniti, l’Argentina, il Giappone e tanti altri.

Il visto è, invece, obbligatorio per chi proviene da paesi in cui non vige un accordo internazionale con l’Italia, come ad esempio l’Afghanistan o la Bielorussia. Per verificare se il vostro paese di provenienza necessita di un visto, potete utilizzare lo strumento apposito messo a disposizione dal ministero per gli esteri. Il visto va richiesto all’ambasciata Italiana del vostro paese.

Quali sono i documenti necessari all’ingresso in Italia per i paesi senza un accordo internazionale?

Nel caso in cui non viga un accordo internazionale con la tua nazione e l’Italia, ecco quali sono i documenti necessari per l’ingresso e per la richiesta del visto VISA.

  • formulario per la domanda del visto d’ingresso compilabile sul sito schengen
  • fotografia recente in formato tessera 
  • passaporto in corso di validità con scadenza superiore di almeno tre mesi a quella del visto richiesto 
  • titolo di viaggio di andata e ritorno (o prenotazione), ovvero la dimostrazione della disponibilità di mezzi di trasporto personali 
  • dimostrazione del possesso di mezzi economici di sostentamento
  • documentazione giustificativa della propria condizione socio-professionale 
  • assicurazione sanitaria avente una copertura minima di €30.000, per le spese di ricovero ospedaliero d’urgenza e di rimpatrio, valida in tutta l’area Schengen.
  • disponibilità di un alloggio (prenotazione alberghiera, dichiarazione di ospitalità, dichiarazione di assunzione delle spese di alloggio da parte dell’invitante)

Se intendi soggiornare in Italia per più di 90 giorni, dovrai richiedere un permesso di soggiorno. Il tipo di permesso di soggiorno richiesto dipenderà dal motivo del tuo soggiorno, ad esempio:

  • Lavoro
  • Studio
  • Ricongiungimento familiare
  • Pensione

È necessaria un’assicurazione sanitaria per visitare l’Italia?

In Italia non è necessaria l’assicurazione sanitaria perché il servizio sanitario è pubblico ed i turisti possono accedere alle relative prestazioni con metodi diversi a seconda se si tratti di cittadini UE o extracomunitari, ad esclusione dei cittadini di paesi in cui non viga un accordo internazionale con l’Italia, come ad esempio l’Afghanistan o la Bielorussia.

Se provieni da uno di questi paesi, è necessaria un’assicurazione sanitaria con copertura minima di 30.000 euro.

Cittadini UE o extracomunitari con diritto all’assistenza

I turisti provenienti da un paese UE o i cittadini non comunitari che però hanno diritto all’assistenza UE in base ad accordi pregressi tra il proprio paese e l’Italia possono accedere ai servizi sanitari italiani se sono in possesso della tessera sanitaria europea (la Tessera Europea di Assicurazione Malattia o un certificato provvisorio sostitutivo). Possono usufruire in maniera diretta delle prestazioni sanitarie nelle strutture pubbliche e private convenzionate (ASL) e negli ospedali. Il servizio è gratuito (salvo eventuale pagamento del ticket regionale).

Cittadini extracomunitari

I cittadini non comunitari residenti in paesi non coperti da un accordo che prevede il libero accesso alla Sanità Italiana usufruiscono di prestazioni sanitarie che devono essere pagate in base alle tariffe previste tra il proprio paese e l’Italia.

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Scritto da Gennaro Marchesi
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