Trama Comandante, film con Favino. Quando esce al cinema
Nel panorama cinematografico del 2023 emerge con forza “Comandante“, un’opera diretta da Edoardo De Angelis che vede Pierfrancesco Favino interpretare il ruolo di Salvatore Todaro, un comandante di sommergibile attivo durante la seconda guerra mondiale. Questo film, oltre a offrire una narrazione avvincente, si presta anche come uno spaccato storico e culturale, toccando questioni morali e etiche.
La trama del film il Comandante con Favino
Comandante, il rivoluzionario film di De Angelis, ci catapulta direttamente all’alba della Seconda guerra mondiale. Salvatore Todaro non è un comandante ordinario. Sotto la sua guida, il sommergibile Cappellini della Regia Marina è un fortino galleggiante, armato fino ai denti e pronto per scontri epici in mare aperto.
È ottobre del 1940 e il Cappellini naviga nell’inquietante oscurità dell’Atlantico. Senza preavviso, il silenzio viene squarciato da colpi di cannone provenienti da un mercantile, il Kabalo, successivamente identificato come belga.
Una battaglia intensa ma breve scoppia e Todaro, con decisione feroce, affonda il Kabalo. Ma poi fa qualcosa di straordinario: decide di salvare i 26 naufraghi belgi in pericolo di vita. Per farlo, rischia tutto. Naviga in superficie per tre giorni, esponendo se stesso e il suo equipaggio al pericolo di essere scoperti dalle forze nemiche.
Al sicuro nel porto di Santa Maria delle Azzorre, il capitano del Kabalo chiede a Todaro perché abbia rischiato così tanto, contravvenendo agli ordini ricevuti. La risposta di Todaro è semplice ma potente: “Perché noi siamo italiani”.
De Angelis sintetizza perfettamente il carattere di Todaro, paragonandolo a un comandante di una trireme romana di duemila anni fa. “Salvatore è forte”, dice il regista. “Attacca senza pietà, ma quando il nemico è indifeso, diventa solo un altro essere umano. E allora lo salva”. Per Todaro, le leggi universali del cielo e del mare superano qualsiasi direttiva. “Chi salva un solo uomo, salva l’umanità”, afferma.
In questo modo, Comandante non è solo un film di guerra, ma una profonda riflessione sull’umanità e sulla forza del carattere, ambientata in uno dei periodi più oscuri della storia.
Al via a Venezia l'ottantesima Mostra del Cinema. Apre il film "Comandante", con Pierfrancesco Favino, che interpreta un ufficiale di marina e dice: "La priorità in mare è salvare le persone". pic.twitter.com/qtxxoCKFJJ
— Tg3 (@Tg3web) August 30, 2023
Il significato de Il film il Comandante
“Comandante” non è solo un film di guerra o un biopic storico, ma un’indagine sul concetto di umanità in situazioni estreme. Il film affronta dilemmi etici e morali, mettendo in luce la complessità delle decisioni in contesti bellici.
Un film carico di potenza emotiva che mette in discussione il delicato equilibrio tra dovere patriottico e umanità durante i periodi bellici. In grado di rompere gli schemi tradizionali, guadagnandosi un posto unico nel panorama cinematografico. Con audacia, esplora le leggi immutabili che governano non solo le nazioni in conflitto, ma anche la vasta e indomabile natura del mare. Un’opera d’arte ambiziosa che si sforza di mostrare che le vere leggi da rispettare sono quelle dell’umanità.
Quando esce al cinema il Comandante
La pellicola ha fatto il suo debutto il 30 agosto 2023 alla 80ª Mostra internazionale d’arte cinematografica di Venezia e sarà distribuita nelle sale italiane a partire dal 1º novembre 2023 da 01 Distribution.
#Venezia80 è appena iniziata, ma la Coppa intitolata a Volpi di Misurata se la merita già Favino: la sua è sicuramente la miglior interpretazione maschile in un film apologetico del fascismo #Comandante pic.twitter.com/xpQu711var
— Giovanni Tonolo (@GioTonolo) August 30, 2023
La storia vera che ha ispirato il film
#29agosto alla Mostra del #cinema di #Venezia il #film "Comandante" sulla #storia di Salvatore Todaro, il coraggioso ufficiale che salvò i naufraghi del #Kabalo.
— vincenzo grienti (@vgrienti) August 29, 2023
Ne ripercorro la figura nel mio articolo su @GiorniStoriahttps://t.co/PbbgCNG22V
@la_Biennale pic.twitter.com/OdD6Ve9bGT
Salvatore Todaro, nato nel 1908 a Messina e cresciuto a Sottomorina di Chioggia, si innamora del mare fin da giovane. Diventa ufficiale della Regia Marina. Il film trae ispirazione dal reale episodio del Kabalo e dalla successiva azione umanitaria di Todaro, che gli varrà l’appellativo di “Don Chisciotte dei mari” da parte del comandante tedesco Karl Dönitz.