Terremoto devastante in Marocco, oltre 600 vittime in aumento

Pubblicato 
sabato, 09/09/2023
Di
Gennaro Marchesi
terremoto casa devastata

Il mondo intero è rimasto a bocca aperta di fronte alla catastrofe naturale che ha sconvolto il Marocco: un terremoto di magnitudo 7 ha lasciato un solco indelebile nel Paese africano e nelle vite delle persone che lo abitano.

Da Marrakech a Casablanca, la terra ha tremato in modo inquietante, scatenando un ondata di solidarietà internazionale.

Quanto era forte il terremoto in Marocco? Intensità e magnitudo

La terra non ha chiesto permesso prima di scuotere violentemente il Marocco. Il Centro Geofisico del Marocco ha confermato che si trattava di un sisma di magnitudo 6.8, abbondantemente elevato e in grado di causare danni significativi.

È stato uno di quei terremoti che si possono definire “devastanti“, capace di sconvolgere intere comunità e di cambiare per sempre la geografia umana e ambientale.

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Alle 22:45 in Marocco, si è verificata una forte scossa di terremoto con una magnitudo di 6.8, registrata dall’Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia. L’epicentro si trova a 72 chilometri a sudest della città di Marrakech, a una profondità di 10 chilometri. A seguito del terremoto, le linee telefoniche e i collegamenti internet sono stati interrotti, e gran parte della città è rimasta senza elettricità. Le prime immagini mostrano muri crollati e danni nella medina, con persone in fuga e crepe nelle strade. Il bilancio ufficiale riporta almeno 300 morti. La scossa, che è durata circa 30 secondi, ha colpito principalmente la provincia di Al-Haouz, dove si registra il numero più alto di vittime. Alcune famiglie sono rimaste intrappolate sotto le macerie delle loro case crollate. Questo sisma è stato avvertito lungo tutta la dorsale dell’Atlante, da Merzouga, una delle porte del deserto, a Taroudant, Essaouira, e Agadir. Anche sul versante opposto della catena montuosa, a Casablanca e Rabat, il terremoto è stato percepito. Si sono verificati crolli di abitazioni, il minareto di una piccola moschea è crollato nella piazza Jamaa el Fna, e ci sono danni nella kasbah di Marrakech e crolli di abitazioni nella zona nord-est della città. Anche in città nuova ci sono crepe nel campanile della chiesa cattolica di Gueliz. Altre segnalazioni di crolli di facciate provengono da Essaouira, situata sull’Oceano Atlantico, e da Ouarzazate, nel centro-sud del paese. L’ambasciata italiana a Rabat ha ricevuto numerose chiamate, soprattutto da turisti in cerca di assistenza per il rientro a casa. Gli aeroporti sono attualmente chiusi e prevedono di riaprire sabato mattina. #marrakech #morocoearthquake #terremotomarocco #Ultimenotizie #NewsFlash #NotizieDelGiorno #NewsUpdate #TikTokNews #Informazione #FattiRecenti #Novità #TrendNews #BreakingNews

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Dov’era l’epicentro del terremoto e fin dove si è sentito

L’epicentro è stato individuato in una zona chiamata Ighil, situata nell’Alto Atlante, circa 70 km a sud-ovest di Marrakech.
Ma le ondate sismiche non hanno rispettato confini, facendosi sentire chiaramente anche in Portogallo e Algeria.

Questo sottolinea la potenza del sisma e il suo impatto a livello macroregionale. Particolarmente colpita è stata Ighil, un’area prevalentemente montuosa e rurale, la cui popolazione vive in piccoli villaggi agricoli.

Quante sono le vittime, i feriti e i dispersi

I dati sono purtroppo sconvolgenti. Secondo le ultime informazioni fornite dal Ministero dell’Interno marocchino, il bilancio attuale parla di 632 morti e 329 feriti, di cui 51 in gravi condizioni.
Si tratta di cifre che cambiano di minuto in minuto, e la preoccupazione è che il bilancio finale possa essere ancora più tragico.

La solidarietà internazionale

In momenti come questo, la coesione globale mostra il suo volto migliore. Dall’Unione Europea all’Italia, le offerte di assistenza non si sono fatte attendere.

Antonio Tajani, Vicepremier e Ministro degli Esteri italiano, ha confermato che circa 200 italiani erano nella zona al momento del terremoto, fortunatamente nessuno risulta ferito. Da parte italiana è stata espressa piena disponibilità ad offrire supporto al Marocco. Anche la Commissione Europea ha manifestato la sua intenzione di fornire “tutta l’assistenza necessaria“.

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