Tavolini selvaggi a Napoli, si userà la vernice contro i troppi abusi

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“Per la serena e civile convivenza tra cittadinanza e attività commerciali” il Comune di Napoli, con l’avvocato anti movida Gennaro Esposito, ha avanzato una proposta, ovvero quella di delimitare con della vernice non invasiva l’area di suolo pubblico rilasciata dal Comune ai ristoratori e commercianti.

In questo modo, si andrà ad evitare la deregulation dei tavolini, fenomeno scoppiato subito dopo la pandemia e la conseguente occupazione non legale del suolo. Le strisce saranno a carico del Comune, nello specifico se ne occuperà la Napoli Servizi.

In ballo anche un’altra proposta, ovvero quella di un QrCode che, una volta inquadrato, possa al momento consentire di visualizzare la planimetria trasmessa al Suap, ovvero lo sportello unico attività produttive. In questo modo si potranno conoscere all’instante eventuali irregolarità.

Pareri discordanti sulla proposta

Ad esprimere il suo parere, non privo di perplessità, è Alessandra Clemente, la quale propone di aumentare i controlli a carico della Polizia Locale, evitando così la disposizione selvaggia dei tavoli, controlli che attualmente risultano carenti e sporadici.

Sulla segnaletica orizzontale, Alessandra Clemente non si dice completamente a sfavore, purché però la vernice non sia tossica e si vada a valutare scrupolosamente l’impatto sul decoro urbano.

Altri argomenti in ballo riguardano i fonometri, i quali dovrebbero essere installati a carico dei titolari degli esercizi per misurare la pressione sonora, il divieto di gettare mozziconi e gomme da masticare su aree pubbliche e tante altre.

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Scritto da Serena De Luca
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