Tari, novità per la tassa sui rifiuti: dai pagamenti a rate a reclami più rapidi

Differenziata a Napoi

Ci sono dei cambiamenti per quanto riguarda il pagamento della Tari, cioè la tassa sui rifiuti. L’Autorità di regolazione per energia reti e ambiente (ARERA) ha comunicato le nuove norme che si dovranno seguire e nuove date e tempistiche per tutti i cittadini.

Le nuove norme sono inserite nel set di obblighi di contenuto nel Testo unico per la regolazione della qualità del servizio di gestione dei rifiuti urbani.

I nuovi schemi regolatori per i Comuni

Queste nuove norme saranno in vigore dal 1 gennaio 2023 ed i primi ad adeguarsi dovranno essere i Comuni che però dovranno scegliere entro il 31 marzo 2022 quale dei 4 nuovi schemi regolatori applicare:

  • obblighi minimi:
  • livello intermedio II;
  • livello intermedio III;
  • livello avanzato.

Gli schemi sono stati divisi seguendo i principi di gradualità, asimmetria e sostenibilità economica. Lo scopo è quello di creare dei protocolli comuni da seguire a livello nazionale per gestire la Tari, tenendo conto delle diverse condizioni di partenza di ogni città.

Se non verrà rispettato lo schema scelto dal Comune, allora sarà previsto un indennizzo a favore dell’utente.

Pagamento tasse

Il pagamento a rate

La prima novità riguarda il piano straordinario di pagamento a rate. Dunque, il gestore garantirà almeno la frequenza di due bollette ogni 6 mesi, nel caso di riscossione annuale, ma resterà la possibilità di pagare in un’unica soluzione,

In più, dovrà garantire anche la possibilità di fare ulteriori rate alle seguenti categorie di utenti:

  • coloro che beneficiano di un bonus sociale per disagio economico nei settori elettrico, gas o idrico e che lo dichiarano tramite autocertificazione ai sensi del decreto del Presidente della Repubblica 445/00
  • coloro che versano in condizioni economiche disagiate secondo i parametri dell’Ente territoriale di competenza;
  • per rate di importo minimo pari a 100 euro;
  • agli utenti il cui importo addebitato supera del 30% il valore medio riferito ai documenti di riscossione degli ultimi 2 anni.

I tempi per i reclami e le richieste

Un’altra novità è relativa ai tempi di risposta per reclami e richieste di informazioni e rimborsi per addebiti erronei, tempi che sono stati fissati a 30 giorni.

La verifica della bolletta Tari e la rettifica delle somme addebitate per sbaglio vanno fatte entro i 60 giorni lavorativi, e i rimborsi erogati entro 120 giorni.

Numero verde e sportello online dei Comuni

Ogni Comune dovrà attivare un numero verde che dovrà essere gratuito così da rispondere alle domande degli utenti. Dovrà essere raggiungibile sia da rete fissa sia da rete mobile.

In più, i Comuni che decideranno di attivare uno schema regolatore superiore a quello base dovranno attivare anche uno sportello online ed anche uno fisico se lo riterranno opportuno.

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Scritto da Fabiana Bianchi
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