Stanotte a Napoli di Alberto Angela, ecco i meravigliosi luoghi della città

Alberto Angela a Napoli

Grandissimo successo per la puntata di “Stanotte a…Napoli” che Alberto Angela ha dedicato alla nostra città. mostrandone luoghi meravigliosi più o meno noti al grande pubblico, ma anche agli stessi napoletani.

È stata una puntata magica ed intensa, che ci ha totalmente immerso nelle bellezze incredibili di Napoli, mostrandocela soprattutto nelle ore che vanno dal tramonto alla tarda serata, in un’atmosfera suggestiva ed ammaliante.

A fare da accompagnatori ad Alberto Angela anche dei ciceroni illustri, primo tra tutto il grande attore Giancarlo Giannini che ha impersonificato il Re Carlo di Borbone.

Napoli è soprattutto luce: un racconto finalmente diverso

Con questa puntata di Stanotte a…abbiamo provato ad illuminare Napoli con la luce che merita, anche grazie alla magia che questa serata speciale è in grado di trasmettere. Spesso, infatti, le cronache tendono a concentrarsi sulle sue ombre, che non intendiamo ignorare, che vanno individuate e combattute. Ma Napoli non è solo questo. Napoli è soprattutto luce. Ed è proprio questa luce che vogliamo che stasera risplenda, esattamente come abbiamo fatto per le altre città.

Bastano queste parole di Alberto Angela, che hanno introdotto la puntata, a farci capire che davvero il nostro grande divulgatore ha voluto “illuminare” Napoli mostrandocela in una veste differente.

Pur non dimenticando che le ombre non sono poche e che lo scopo della puntata non era fingere che non ci siano, le luci che Napoli stessa emana e che a loro volta servono a mostrarla al mondo vengono troppo spesso dimenticate.

E Napoli è soprattutto luce, come ha ripetuto più volte lo stesso Angela, che è riuscito in maniera incredibile a mostrarci questa splendida luce.

La colonna sonora: i classici della canzone napoletana

Ad accompagnare ogni scena del documentario sono state sempre le canzoni classiche napoletane, una precisa scelta di Alberto Angela e del suo team. Quale colonna sonora migliore per raccontare, anche in musica, ciò che a parole ci ha narrato il divulgatore nelle oltre due ore di documentario.

Non solo canzoni di fine ‘800-inizio ‘900, però, perché abbiamo potuto ascoltare anche le note dell’immancabile Pino Daniele e di altri artisti a noi contemporanei.

I luoghi di Stanotte a Napoli

Alberto Angela ha iniziato e concluso il suo tour a Napoli in Piazza del Plebiscito, attraversando molti altri luoghi. Prima, però, di iniziare il tour vero e proprio, ci introduce alla città raccontandoci la sua nascita tra leggenda e storia.

Il Castel dell’Ovo e la leggenda della Sirena Partenope

La scena iniziale del documentario ci mostra un bellissimo panorama dal mare del Golfo per arrivare sulle terrazze del Castel dell’Ovo da cui Alberto Angela ammira la città. Con grandi apprezzamenti e tanta passione che trasuda dalle sue parole, ci racconta la nascita di Napoli, secondo la leggenda: si dice che sull’isolotto di Megaride, dove ora sorge il Castel dell’Ovo, fosse approdata la Sirena Partenope che ha dato il nome al primo nucleo della città, fondandola. Partenope era una delle sirene rifiutate da Ulisse e che decisero di suicidarsi sugli scogli proprio per questo rifiuto.

La storia non mitologica sulla nascita di Napoli invece riguarda i cumani. La prima fondazione avvenne sul litorale di Cuma, ma parte dei greci, che poi si spostarono verso le coste fino all’attuale Castel dell’Ovo, fondando Neapolis, “la città nuova”, appunto Napoli.

Piazza del Plebiscito e basilica di San Francesco di Paola

Nella maestosa Piazza del Plebiscito, Angela ci ha mostrato anche l’imponente basilica di San Francesco di Paola, uno degli esempi più importanti di architettura neoclassica nel nostro paese.
Fu voluta dal Re Ferdinando I come ringraziamento per il santo che avrebbe intercesso per lui facendolo ritornare sul trono del Regno delle Due Sicilie.

La bellissima basilica è completata da un grande e lungo porticato.

Il Palazzo Reale

Sul lato opposto rispetto alla basilica, sempre in Piazza del Plebiscito, sorge il meraviglioso Palazzo Reale di Napoli. È stato la residenza dei vicerè spagnoli ed anche dei Borbone. All’esterno sono presenti anche le 8 statue dei Re di Napoli a partire da Ruggero II il Normanno fino a Vittorio Emanuele II di Savoia.

All’interno, Angela non poteva non mostrarci lo splendido scalone reale, grande, imponente e meraviglioso. Addentrandosi, abbiamo attraversato con lui le sale fino ad arrivare al trono sui cui si sono seduti i diversi sovrani.

Il Teatro San Carlo

Una visita al Teatro San Carlo non poteva mancare. È uno dei più antichi d’Europa ed è stato modello anche per gli altri più importanti teatri europei. Regale e Patrimonio dell’Umanità, ha 5 ordini di palchi, un loggione ed anche il famoso palco reale da cui i Re ammiravano le opere sul palcoscenico.

Il Chiostro di Santa Chiara

Una visita nel fantastico Chiostro di Santa Chiara ci ha fatto immergere nel perfetto connubio tra la natura vera e reale del luogo e la natura finta, ma bellissima, delle maioliche colorate delle colonne e delle panchine. Un’opera d’arte incredibile.

In questo luogo, l’ospite Massimo Ranieri ha interpretato la bellissima “Monastero ‘e Santa Chiara”.

Cappella Sansevero e Cristo Velato

Che dire, la visita alla Cappella Sansevero è stata davvero emozionante: Alberto Angela ci ha descritto con passione e grande coinvolgimento le bellissime statue presenti nel Museo, tra cui il Cristo Velato. Un’opera “misteriosa” ed unica al mondo. L’amore per l’arte e la bellezza era palpabile.
La Cappella Sansevero è un must, un gioiello della città.

Il Duomo ed il Tesoro di San Gennaro

Incredibile anche la visita al Duomo, un edificio che in realtà ingloba altre due basiliche già presenti in precedenza: la Basilica di Santa Restituta e quella di San Giovanni in Fonte.

Proprio a fianco al Duomo è presente il Museo del Tesoro di San Gennaro e Albero Angela ha avuto accesso alla famosa Mitra e alla Collana del Santo, mostrandocene la ricchezza. Due gioielli unici al mondo caratterizzati da migliaia di gioielli ed il cui valore si può dire ormai inestimabile.

Il Museo ed il Bosco di Capodimonte

All’interno del Museo di Capodimonte, abbiamo potuto ammirare alcuni capolavori presenti, soprattutto La Caduta dei Giganti, “l’opera più ambiziosa mai realizzata dalla Real Fabbrica di Porcellana di Napoli” 

Le Catacombe di San Gennaro

Sono uno dei più antichi cimiteri sotterranei di Napoli e sono uno dei più importanti monumenti del Cristianesimo. Grazie al lavoro della Cooperativa La Paranza, sono state riqualificate da diversi anni e si possono visitare scoprendone le bellezze e le testimonianze storiche. C’è la tomba di San Gennaro al loro interno, ma senza le ossa o le reliquie del santo, ed è presente anche un bellissimo ambulacro dedicato al Santo.

San Gregorio Armeno

Naturalmente anche una passeggiata nella via dei Presepi, San Gregorio Armeno, non poteva mancare. Nel silenzio della notte, senza il caos delle migliaia di turisti che ci sono di giorno, sembra un luogo ancora più magico. È stata una passeggiata tra i pastori classici e quelli più moderni che da tempo sono diventati un’attrazione delle botteghe e che rappresentano personaggi famosi come cantanti, attori, calciatori, presentatori e molto altro.

Il Rione Sanità

In questa circostanza ci ha accompagnato Marisa Laurito che è entrata nel magnifico Palazzo dello Spagnuolo con la sua scalinata ormai iconica. Al suo interno fu girato anche Così parlò Bellavista di Luciano de Crescenzo.

Chiesa di Santa Luciella ed il teschio con le orecchie

Un luogo poco noto che ha visitato Alberto Angela è la Chiesa di Santa Luciella che si trova nel centro storico, in San Biagio dei Librai, alle spalle di via San Gregorio Armeno. Attualmente è affidata in comodato d’uso all’Associazione Culturale Respiriamo Arte e nei secoli scorsi fu presa in custodia dai pipernieri, coloro che lavoravano il piperno. È rimasta abbandonata per molti anni, ma grazie all’Associazione è stata recuperata. Al suo interno ci sono i teschi, le capuzzelle a cui i fedeli chiedono favori tramite le preghiere. C’è un famoso teschio, il teschio con le orecchie che, per la sua conformazione sembra proprio avere delle orecchie. I napoletani vi si rivolgono con delle preghiere.

Stadio Maradona a Fuorigrotta

Alberto Angela si è recato anche all’interno dello Stadio Maradona di Fuorigrotta, in compagnia di Salvatore Bagni, ex calciatore della squadra del Napoli, rievocando il campione Diego Armando Maradona.

Palazzo Serra di Cassano: la curiosità sul portone chiuso

Era di proprietà di una nobile famiglia di origini genovesi e tra le sue particolarità è il portone d’ingresso chiuso fin dal 1799. Fu chiuso come protesta per la morte del figlio del principe Serra di Cassano, Gennaro, che fu ucciso durante i moti della Repubblica Napoletana.

Certosa di San Martino ed il Presepe Cuciniello

Nei pressi del Castel Sant’Elmo si trova la Certosa di San Martino, uno dei complessi barocchi più belli della città. Conserva il Presepe Cuciniello il cui nome deriva dal collezionista che volle donare i suoi tantissimi pastori allo Stato e che di persona lo allestì. È davvero grandioso e fu inaugurato nel 1879.

Di contro, sempre nella Certosa, c’è uno dei presepi più piccoli al mondo perché realizzato in un guscio d’uovo. Per ammirarlo c’è bisogno di una sorta di lente di ingrandimento.

Galleria Borbonica

Da un ingresso di Palazzo Serra di Cassano si arriva alla Galleria Borbonica, uno dei tanti luoghi della Napoli sotterranea. Parte da sotto la collina di Pizzofalcone e fu creata per volere di Ferdinando II di Borbone. Durante la II Guerra Mondiale fu usata come ricovero da parte della popolazione napoletana e, successivamente, come deposito giudiziario. Ci sono al suo interno ancora della auto e delle vespe degli anni ’40, ’50 e ’60 che fotografano dei momenti. Ci riportano alle attività dei cittadini dell’epoca e ad un mondo a noi lontano e vicino.

Gli ospiti di Alberto Angela

Come detto, alcuni ospiti hanno accompagnato Alberto Angela in questo bellissimo viaggio:

  • Giancarlo Giannini ha interpretato Re Carlo di Borbone e ci ha raccontato le sue magnifiche opere realizzate durante il Regno;
  • Massimo ha cantato la bellissima “Monastero ‘e Santa Chiara” nel Chiostro della Chiesa di Santa Chiara e ha raccontato ad Albero Angela l’importanza della canzone napoletana;
  • Marisa Laurito, in un appartamento del Palazzo dello Spagnuolo, ci ha raccontato Natali passati trascorsi in città;
  • Serena Rossi, cantando “‘Na tazzulella e cafè” di Pino Daniele, ci ha parlato dell’importanza del caffè a Napoil;
  • Serena Autieri, in un ‘atmosfera che ha rievocato l’antico Cafè Chantant del Salone Margherita, ha interpretato alcune canzoni classiche
  • Salvatore Bagni, ex calciatore del Calcio Napoli, ci ha parlato del grande Maradona.

Fonte foto copertina: Barbara Ledda
Fonte foto interne: Pagina Facebook Alberto Angela

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Scritto da Fabiana Bianchi
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