Rita De Crescenzo a Castel Volturno, perché il concerto è stato annullato?

Il concerto che la tiktoker napoletana Rita De Crescenzo avrebbe voluto tenere a Castel Volturno non si farà. La decisione del Comune ha scatenato una polemica che ormai va oltre l’evento stesso, toccando un tema più ampio: quello della comunicazione pubblica e del confine tra legittima scelta politica e linciaggio mediatico. Al centro della vicenda c’è una donna che denuncia insulti, offese e minacce ricevute dopo il rifiuto ufficiale.

Perché il concerto è stato annullato

La vicenda nasce dalla richiesta di De Crescenzo di organizzare un concerto gratuito in piazza per i suoi fan. Il sindaco di Castel Volturno, Pasquale Marrandino, ha chiarito di non ritenere opportuno autorizzare l’evento, spiegando di non conoscere la sua attività artistica e di non considerare adeguata la proposta. Una decisione amministrativa che rientra nelle prerogative di un primo cittadino, ma che ha assunto un tono diverso nel momento in cui è stata resa pubblica con dichiarazioni nette e giudizi sul personaggio.

Il punto sollevato da Rita De Crescenzo

La tiktoker non contesta il diritto dei sindaci a negare l’autorizzazione. Ciò che denuncia è la trasformazione di quei rifiuti in messaggi mediatici che finiscono per colpirla non solo come artista ma come persona. Le sue parole richiamano l’attenzione su un aspetto spesso sottovalutato: quando il linguaggio istituzionale diventa etichettante, può trasformarsi in un innesco di odio e aggressività online. Nel suo sfogo, De Crescenzo parla apertamente di violenza mediatica, una pressione che la investe soprattutto come donna esposta al giudizio pubblico.

Una vicenda che interroga il rapporto tra politica e comunicazione

Il caso di Castel Volturno non riguarda solo l’opportunità di un concerto, ma mette in luce un nodo più profondo: la responsabilità del linguaggio istituzionale. Esprimere un diniego è legittimo; trasformarlo in una presa di posizione pubblica che diventa etichetta può avere conseguenze pesanti. Il fenomeno mostra come le parole pubbliche possano influenzare la percezione collettiva, alimentando dinamiche di polarizzazione che vanno oltre il merito della decisione.

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