Qual è stato il terremoto più forte al mondo? Valdivia 1960

terremoto valdivia 1960
0:00 / 0:00

Il 22 maggio 1960 resta una data incancellabile nel panorama della sismologia mondiale. In quel giorno, il Cile ha subito un terremoto di dimensioni straordinarie, tale da guadagnarsi la definizione di evento sismico più potente mai registrato.

Oltre al disastro in Sud America, il terremoto ha innescato un tsunami che ha toccato le coste di quasi tutto l’Oceano Pacifico.

Quanto è stato forte il terremoto?

La magnitudo di questo evento ha sfidato le capacità di misurazione degli strumenti esistenti. Le stime puntano su una magnitudo Mw variabile tra 9.2 e 9.6.
Le differenze nelle valutazioni emergono dalla diversità dei metodi di rilevamento e dai dati raccolti, che spaziano dalle oscillazioni terrestri a bassa frequenza agli spostamenti del suolo e alle misure dello tsunami stesso.

Fonte USGS

Dov’è stato l’epicentro e quali zone ha coinvolto?

L’evento sismico, noto anche come terremoto di Bío Bío o di Valdivia, ha avuto il suo epicentro in una zona di subduzione lungo la costa cilena.
La placca tettonica di Nazca incontra quella del Sud America in questa regione, e la liberazione di energia sismica accumulata si è manifestata lungo una zona estesa circa 900 km, colpendo principalmente la città di Valdivia e propagandosi a sud.

Gli tsunami che ha generato: quanto erano alti e dove sono arrivati?

Il terremoto ha perturbato la colonna d’acqua oceanica, generando un tsunami di dimensioni gigantesche.
Le onde dello tsunami erano alte oltre 20 metri, hanno colpito le coste cilene. Nei giorni successivi, queste onde hanno raggiunto altre coste del Pacifico, incluse quelle delle Hawaii e del Giappone, seppur con altezze notevolmente ridotte.

Fonte INGV

Quanti sono stati i morti e i feriti

Il costo in vite umane è stato devastante. Oltre alla distruzione causata dal sisma, lo tsunami ha lasciato una scia di distruzione che ha contato migliaia di vittime.

Circa due milioni di persone in Cile sono rimaste senza casa, e i danni economici sono stati enormi.

La nascita del sistema di allerta per l’Oceano Pacifico

Questo disastro ha avuto un impatto positivo solo in un aspetto: la nascita di un sistema d’allerta per l’Oceano Pacifico.
Implementato per la prima volta nel 1965 sotto l’egida delle Nazioni Unite, il sistema ha subito miglioramenti continuativi, sottolineando l’importanza di investimenti nella ricerca e nella riduzione del rischio sismico.

Seguici su Telegram
Scritto da Gennaro Marchesi
Parliamo di:
Potrebbero interessarti