All’Orto Botanico di Napoli un percorso per non vedenti consente di riconoscere le piante

Un percorso per non vedenti all'Orto Botanico di Napoli

All’Orto Botanico di Napoli è stato realizzato un percorso per non vedenti che permette a tutti di conoscere le risorse naturali!

L’ Orto Botanico di Napoli, grazie al prezioso lavoro svolto dalla Dott.ssa R. Muoio e dal Prof. B. Menale, ha realizzato un percorso dedicato ai non vedenti, affinché anche loro possano conoscere le risorse naturali, presenti all’interno dell’orto, attraverso l’olfatto, il tatto e la lettura in braille.

L’idea è venuta in mente negli anni novanta alla Dott.ssa Muoio e dopo alcuni confronti con l’Associazione non vedenti si è giunti ad un accordo. Lungo il percorso dovevano essere installate delle piastrelle in gres attrezzate con simboli LOGES, un corrimano e dei cartelli in braille con le indicazioni.

Grazie a ciò i visitatori, dopo aver ascoltato le dovute spiegazioni, potranno muoversi in libera autonomia, toccare e annusare le piante presenti e leggere le informazioni di ogni singola pianta grazie ai cartellini in braille. La visita all’Orto Botanico avverrà solo su prenotazione.

L’Orto Botanico è partner del progetto “Napoli tra le mani” che lotta da anni affinchè sia garantito ad ogni cittadino il diritto alla cultura. Questo progetto nasce dalla collaborazione del Servizio di Ateneo per le Attività degli Studenti con Disabilità (SAAD) dell’Università degli Studi Suor Orsola Benincasa con il Museo di Capodimonte, il Museo Archeologico Nazionale di Napoli, la Cooperativa Sociale La Paranza, l’Orto Botanico, il Polo Museale Regionale della Campania, l’Associazione Borbonica Sotterranea, la Deputazione della Cappella del Tesoro di San Gennaro  e alcune associazioni delle persone con disabilità come il DPI, l’UICI, l’UNIVoC e l’ENS-Campania.

Il percorso per non vedenti è diviso in due parti: la prima si svolgerà all’interno di un edificio chiamato Chalet, la seconda nell’area esterna adiacente allo Chalet.

Primo itinerario

Nello Chalet sono stati collocati dei pannelli e delle teche in legno per la presentazione delle varie esposizioni. Nella parte superiore della teca, dove sono esposti i vari materiali vegetali, il visitatore, attraverso un foro, potrà sentire al tatto le caratteristiche del vegetale e attraverso l’olfatto sentirne il profumo. Sulla parte laterale, rispetto al foro, è stato collocato un testo in caratteri braille che riporta le informazioni del vegetale toccato. Nella parte inferiore dei pannelli sono stati disposti quattro tappi di sughero impregnati di oli essenziali. Il visitatore potrà sollevare il tappo, sentire la profumazione e leggere le informazioni in braille poste accanto ad ogni tappo.

Secondo itinerario

Al termine della visita allo Chalet i visitatori, aiutati dal corrimano sul quale sono state fatte delle incisioni che indicano la presenza di piante, potranno recarsi nell’area esterna. Al lato dell’edificio sono state disposte, su due file, alcuni esemplari di piante di cui sono illustrate le caratteristiche. Sui gradoni, alle spalle dello Chalet, sono esposte le piante aromatiche della cucina mediterranea e sulla Vasaria, posta al confine tra la zona dei campi sperimentali e l’area dei non vedenti, è stata allestita un’esposizione di piante facili da riconoscere con il tatto e l’olfatto.

Si tratta di piante profumate e pubescenti quali l’assenzio, la melissa, il millefoglio e alcune piante appartenenti alle Pelargonium caratterizzate da un profumo intenso. Nella parte posteriore dello Chalet sono stati disposti alcuni esemplari di rose rampicanti senza spine e alcune piante appartenenti alle Buxus sempervirens potate in modo da riprodurre delle forme geometriche. Naturalmente ogni pianta avrà il suo cartellino d’identità in braille.

Informazioni sul Percorso per non vedenti

Quando: tutti i giorni della settimana

Dove: Orto Botanico, via Foria n. 223

Orari:

  • tutti i giorni dalle 09:00 alle 14:00
  • il martedì e giovedì dalle 09:00 alle 16:00

Info e prenotazioni: 0812533937 | Sito Web

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Scritto da Alessandro Ruggieri
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