Milan-Napoli finisce con un risultato sbalorditivo: dopo 27 anni di apnea, gli azzurri espugnano la Milano rossonera
Il Napoli di Rafa Benitez, impegnato nel posticipo della 4° giornata contro il Milan, sorprende tutti con una fantastica vittoria e raggiunge la Roma, a punteggio pieno, al primo posto in classifica. La squadra partenopea non vinceva a San Siro dal 1986, all'epoca c'era Maradona, oggi c'è Benitez con un gruppo fantastico.
La vittoria, infatti, è il frutto di un collettivo organizzato, che ormai ha trovato una mentalità vincente. Se il Napoli era atteso ad una prova di maturità , non l'avrebbe potuta superare in modo migliore, incominciando da Reina, che interrompe la serie positiva di Balotelli dal dischetto, e finendo con Higuain che mette la propria firma sul tabellino dei marcatori grazie ad una cannonata dal limite dell'area.
Ma Milan-Napoli non è solo una semplice partita, non è una gara come le altre, interpretarla è un' impresa ardua per chiunque. Per capirla pienamente bisognerebbe essere un meridionale orgogliosamente trapiantato o un emigrante, sottopagato, costretto a lasciare il Sud per un futuro più roseo.
È un po’ come vedere due mondi diversi che si affrontano, ed è proprio per questo che la vittoria ha un gusto ancora più dolce, quel gusto di orgoglio contro un mondo ingiusto e denigrante. Perché noi del Meridione, e soprattutto noi napoletani, viviamo di piccole soddisfazioni.