La Vespa Orientalis a Napoli: come riconoscere il calabrone, quanto è pericoloso e come proteggersi

Vespa orientalis
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Qualche giorno fa, il 3 settembre 2022, un uomo a Napoli è stato punto dal cosiddetto calabrone asiatico o vespa orientalis, mentre si trovava sul motorino al Rione Alto.

Immediatamente Angelo Covino, questo il suo nome, ha sentito un bruciore forte associato ad irritazione, notando anche il rigonfiamento della parte di braccio su cui era stato punto. Il dolore risultava fortissimo, come dichiarato proprio dall’uomo, per cui dopo un primo soccorso grazie a dei passanti e a dei consigli in farmacia è stato necessario solamente andare al Pronto Soccorso all’Ospedale Cardarelli.

Raccontiamo questo episodio per spiegare con chiarezza di che insetto stiamo parlando, come mai si trova a Napoli ed in generale in Italia e come si può riconoscerlo. Infatti, dopo questa notizia molte persone si sono preoccupate pensando di trovarsi di fronte ad una nuova “minaccia” portata da un insetto “alieno” (cioè non tipico delle nostre zone, non autoctono), ma è meglio capirci di più per non destare troppe preoccupazioni.

Cos’è il calabrone asiatico o vespa orientalis: è “alieno” in Italia?

Da diversi giorni si parla di una presunta invasione da parte di questo insetto, la vespa orientale (o vespa orientalis), che si starebbe diffondendo prima di tutto nella zona di Roma e poi anche in altre città, tra cui Napoli.

In realtà, questo tipo di calabrone si trova nel nostro paese da molto tempo e le descrizioni che ne danno giornali e tv sono spesso troppo allarmanti.

Fa parte dell’ordine degli imenotteri, a cui appartengono anche api da miele, i bombi ed altri tipi di calabroni.

Come spiega anche l’Ispra, l’Istituto Superiore per la Protezione e la Ricerca Ambientale, non si tratta assolutamente di una specie arrivata oggi dall’estero nel nostro paese, bensì è una specie nativa presente in Campania, Sicilia e Calabria. Ci sono state segnalazioni anche nel Centro e nel Sud Italia.

Quanto è pericolosa la vespa orientalis rispetto al calabrone europeo?

Il calabrone europeo, una specie di vespa tra le più grandi, è tipico del nostro Continente e la sua pericolosità è pari a quella del calabrone asiatico o vespa orientalis. Difatti, i due sono strettamente imparentati e la vespa orientalis/calabrone asiatico non è più pericolosa del calabrone europeo. Inoltre, la vespa orientalis è molto aggressiva soprattutto verso le api da miele ed è un pericolo per la produzione di miele.

Dunque, una puntura può essere molto dolorosa e provocare irritazione, ma se si subiscono più punture la situazione può essere più pericolosa perché aumenta la quantità di veleno iniettata. Inoltre, se si è soggetti allergici o ipersensibili bisogna essere molto attenti e pronti ad andare in ospedale perché si rischia lo choc anafilattico.

In sostanza, ribadiamo che la pericolosità della vespa orientalis è come quella del calabrone europeo, non ci sono particolari nuovi pericoli a cui badare.

Dove costruisce il nido la vespa orientalis

La vespa orientalis cerca di creare il proprio nido nelle cavità naturali, come tutti gli altri calabroni e vespe, quindi lo si può trovare in buchi negli alberi e nel terreno. Lo costruisce anche nelle cavità artificiali, quindi in città è possibile trovarlo (è una lista non esaustiva):

  • nelle intercapedini degli edifici;
  • nelle soffitte;
  • nelle verande;
  • nelle tettoie dei terrazzi;
  • canne fumarie;
  • grondaie;
  • lo sportello di un contatore non usato da tempo (in questi casi è meglio aprire la porta lentamente).

Se avvistate un nido, chiamate le autorità competenti ad intervenire come:

  • l’Asl;
  • la Protezione Civile;
  • le ditte specializzate;
  • i pompieri in casi eccezionali (saranno loro al telefono a valutare la gravità della situazione).

Non cercate soluzioni fai da te per eliminare i nidi.

Come riconoscere la vespa orientalis

È simile al calabrone europeo ed è lunga dai 3 ai 5 centimetri. Si differenzia dal calabrone europeo perché ha un corpo rossiccio e perché ha un’unica banda gialla nella parte finale dell’addome, molto evidente.

Il calabrone europeo, invece, è costituito prevalentemente da macchie e bande gialle partono dalla parte finale e salgono verso il torace.

Come proteggersi dalla vespa orientalis: le precauzioni

Per proteggersi dalla vespa orientalis bisogna tenere le stesse precauzioni valide per gli altri calabroni e vespe:

  • è bene controllare periodicamente se ci sono nidi in terrazza, veranda e nelle varie intercapedini dove si può infilare l’insetto;
  • chiamare le autorità competenti per eliminare il nido;
  • è inutile scappare in caso di puntura perché il feromone rilasciato nel pungiglione attira altri calabroni, se sono in zona, quindi è meglio andare al chiuso e lasciare la zona all’aperto dove si è stati punti;
  • se insorgono reazioni allergiche, gonfiori forti, difficoltà a respirare, rivolgersi subito al Pronto Soccorso.

Non è un insetto killer nè c’è un’invasione in atto

In conclusione, possiamo dire che la vespa orientale o calabrone europeo non è un insetto killer, come è stato definito ultimamente, nè una specie che ci sta invadendo.

Questo insetto è nativo di alcune Regioni italiane, tra cui la Campania, quindi è possibile trovarlo nelle nostre zone, ma la sua pericolosità non è peggiore rispetto a quella di altri calabroni. Possiamo ritenerci tranquilli, ma sicuramente dobbiamo prestare la giusta attenzione, come faremmo per qulunque altro calabrone, ape o vespa.

Fonte foto: GreenMe

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Scritto da Fabiana Bianchi
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