La stazione museo di Baia riapre dopo 25 anni, il 6 novembre la prima corsa

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Dopo un quarto di secolo di attesa, la stazione di Baia della linea Cumana riapre ufficialmente giovedì 6 novembre 2025, restituendo ai cittadini un’infrastruttura moderna, funzionale e di straordinario valore architettonico. Chiuso dal 1999, il sito ferroviario rinasce oggi come una stazione museo, progettata con un volto nuovo ispirato ai Campi Flegrei e al loro patrimonio archeologico. Un traguardo che unisce mobilità, cultura e rinascita territoriale, realizzato grazie alla sinergia tra Regione Campania, EAV e Comune di Bacoli.

Una stazione che diventa museo

Il nuovo volto della stazione di Baia è molto più di un’infrastruttura di trasporto: è un luogo d’incontro tra arte e mobilità. Le pareti interne richiamano i materiali e i colori del territorio flegreo, con riferimenti ai mosaici, alle terme e ai templi dell’antica Baia romana. Un progetto che trasforma la quotidianità del pendolare in un’esperienza culturale e visiva, in linea con l’idea di stazioni tematiche che raccontano la storia e l’identità dei luoghi attraversati.

Con la riapertura, Bacoli torna ad avere tre fermate ferroviarie: Torregaveta, Fusaro e Baia, completando così la rete cittadina lungo la linea Cumana. La riattivazione rappresenta anche un passo concreto verso il rilancio del turismo sostenibile nell’area flegrea, collegando i principali siti archeologici come il Parco Sommerso di Baia, le Terme e il Tempio di Diana.

Le parole del sindaco di Bacoli

Nel presentare l’apertura, il sindaco Josi Gerardo Della Ragione ha ricordato il lungo percorso che ha portato alla riapertura: “Ci dissero che era impossibile. Ma noi non abbiamo smesso di crederci. Dopo 25 anni, Baia ha finalmente la sua stazione. È un incanto, un simbolo di rinascita per l’intera comunità”.

Il primo cittadino ha ringraziato la Regione Campania, il presidente Vincenzo De Luca, il presidente della Commissione Trasporti Luca Cascone e il presidente di EAV Umberto De Gregorio, sottolineando lo sforzo congiunto che ha permesso di sbloccare un cantiere fermo da decenni. “Quando il servizio della Cumana tornerà pienamente operativo, sarà possibile raggiungere Baia e i suoi tesori in appena mezz’ora di treno. È una grande opportunità per la città e per i Campi Flegrei”, ha aggiunto.

Disagi e prospettive per i pendolari

La riapertura arriva in un momento complesso per il trasporto su ferro nella zona flegrea, ancora condizionato dai danni provocati dal bradisismo e dalle conseguenti limitazioni del servizio ferroviario. Le frequenze ridotte con partenze ogni 45 minuti e tratte parziali fino a Gerolomini continuano a rappresentare una criticità per studenti e lavoratori.

Il sindaco ha riconosciuto le difficoltà ma ha invitato alla fiducia: “Viviamo in un territorio unico e fragile. Serve pazienza, ma stiamo lavorando insieme alla Regione e ad EAV per ripristinare un servizio all’altezza dei Campi Flegrei. L’apertura di Baia è il segno che ciò che sembrava impossibile può diventare realtà”.

Un nuovo orizzonte per mobilità e turismo

Con la stazione museo di Baia, la Cumana si arricchisce di una delle fermate più suggestive di Napoli e provincia. Oltre al valore simbolico, la riapertura rappresenta un volano per lo sviluppo turistico e culturale dell’intera area, offrendo un collegamento diretto con i siti archeologici e le bellezze naturali del litorale flegreo.

La stazione non è solo un’infrastruttura di trasporto, ma un ponte tra passato e futuro, tra la storia millenaria del territorio e la sua rinascita contemporanea. Un passo alla volta, i Campi Flegrei tornano a muoversi.

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