La BBC racconta la pizza di Napoli. Ecco le pizzerie omaggiate

Pizza

Quando un colosso come la BBC decide di parlare di Napoli e della sua pizza, non lo fa per caso. E nemmeno per moda. Lo fa perché la pizza è Napoli. E perché c’è chi, come Daniele Uditi, pizzaiolo napoletano cresciuto a Caserta, oggi tra i nomi più noti della scena gastronomica americana, sente ancora ogni morso come un ritorno a casa. L’articolo della rubrica “The SpeciaList” è un viaggio autentico, fatto di profumi, aneddoti e consigli da chi quella pizza la porta nel cuore.

Cosa racconta davvero la BBC sulla pizza di Napoli?

“Se vuoi capire la pizza, devi mangiarla a Napoli.” Non ci gira intorno, Daniele Uditi. Niente tecnicismi, niente storytelling da manuale. Solo una verità semplice e potente: la pizza ha senso solo dove è nata. Magari mangiata a portafoglio, passeggiando tra i clacson e i motorini, con la mozzarella che trabocca e il cartone che si piega.

Perché Napoli non è perfetta. E neanche la sua pizza lo è. A volte tonda, a volte no. A volte più cotta, a volte meno. Ma quando la addenti, tutto torna. È il caos che diventa armonia. Come la città che l’ha inventata.

Sei pizzerie, sei mondi diversi

Non è una classifica, è una mappa del cuore. Queste sono le sei pizzerie dove Uditi tornerebbe ogni volta che può. Per gusto, per storia, per sentimento:

  • La Notizia 53: nel verde di Capodimonte, la Margherita di Enzo Coccia è l’equilibrio fatto pizza.
  • Starita: nel cuore della Sanità, la montanara leggera come aria e piena di sugo.
  • Concettina ai Tre Santi: la tradizione che si diverte, come il tarallo ‘nzogna e pepe su una pizza da standing ovation.
  • Isabella de Cham: la pizza fritta fatta con grazia e coraggio, come solo una donna sa fare.
  • Diego Vitagliano: quando la pizza incontra l’alta cucina ma non dimentica le radici. Pasta e patate sopra l’impasto? Sì, e funziona.
  • I Masanielli (Caserta): un po’ fuori Napoli, ma vale il viaggio. Martucci è genio, follia e cipolle in cinque consistenze.

Perché questo articolo fa bene a Napoli

Perché la pizza napoletana è più di un cibo. È una lingua, una geografia, un’identità. E quando a raccontarla è un napoletano che vive lontano ma la porta con sé ovunque, il mondo ascolta. L’articolo della BBC non elogia solo le pizzerie. Parla di artigianalità, di inclusività, di eredità femminile nella pizza fritta.

E soprattutto, restituisce a Napoli uno sguardo sincero. Senza folclore, senza retorica. Solo affetto, memoria e un pizzico di nostalgia. Come un morso di Margherita quando sei lontano.

Fonte: BBC
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