James Senese è morto, addio al Sax simbolo di Napoli
James Senese ci ha lasciati a 80 anni, portandosi via un pezzo importante della musica italiana. Saxofonista, cantante e autore, ha costruito una carriera lunga e intensa, sempre legata alle sue radici e alla sua identità. Dalla Napoli del dopoguerra fino ai palchi più importanti, ha saputo mescolare jazz, funk e dialetto napoletano in un suono riconoscibile e potente.
La sua voce e il suo sax hanno raccontato storie di strada, di lotta e di orgoglio.
Biografia e origini di James Senese
James Senese nasce il 6 gennaio 1945 nel quartiere Parco Ice-Snei di Miano, alla periferia di Napoli. Sua madre è napoletana, mentre il padre è un soldato afroamericano del North Carolina, arrivato in Italia durante la guerra. Cresce in un contesto difficile, segnato dalla povertà del dopoguerra e da un forte senso di esclusione.
Porta sulla pelle un’identità doppia, che influenzerà tutta la sua musica.
Dirà di sé:
Sono nato nero e napoletano: due condizioni difficili
Carriera musicale di James Senese
James Senese comincia a suonare da giovanissimo, scegliendo il sax come strumento per esprimersi. I primi passi li muove con il gruppo Gli Showmen, insieme a Mario Musella e Franco Del Prete, mescolando soul, rhythm and blues e melodia italiana.
A metà degli anni ’70 fonda Napoli Centrale, un progetto innovativo che unisce jazz-rock, funk e testi in dialetto napoletano, diventando una voce originale nel panorama musicale italiano. Negli anni, collabora con molti artisti, ma il legame più forte resta quello con Pino Daniele, con cui condivide momenti storici, tra cui il concerto in piazza del Plebiscito del 19 settembre 1981.
I messaggi nelle sue canzoni
La musica di James Senese non è mai stata solo intrattenimento. Nei suoi testi ha sempre portato avanti un messaggio sociale forte, raccontando storie di emarginazione, lavoro, emigrazione.
In brani come Campagna parla delle condizioni dei braccianti, mentre in ’A gente ’e Bucciano racconta la partenza e la nostalgia di chi è costretto a lasciare la propria terra. Il dialetto napoletano diventa la sua lingua musicale, uno strumento per restituire autenticità e forza alle sue parole. Il suo suono si muove tra Napoli e il Bronx, un mix potente di jazz, funk e radici popolari.
La morte e l’eredità di James Senese
James Senese è morto il 29 ottobre 2025 all’età di 80 anni, all’ospedale Cardarelli di Napoli, dove era ricoverato per una polmonite. La notizia ha subito fatto il giro della città e del Paese, suscitando commozione e cordoglio. In tanti lo hanno ricordato come una figura simbolica, non solo della musica ma anche di un’idea di Napoli fiera, combattiva, creativa. Lascia un’eredità musicale ricca, costruita in decenni di lavoro e passione, con un suono che continua a ispirare.