Incendio ad Arzano, il fumo nero raggiunge anche Napoli

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Un grande incendio ha colpito la zona industriale di Arzano oggi 15 novembre 2021 provocando fiamme e fumo che si notato a tanti chilometri di distanza purtroppo.

Il rogo riguarda una fabbrica di cucine che si trova in via Torricelli ed è divampato in torno alle 7 di mattina, diffondendosi velocemente e provocando un’intensa nube nera che ha coinvolto anche Casoria, Afragola e persino Napoli.

Il fumo ha raggiunto Napoli

Come purtroppo capitato in altre occasioni, il fumo di questo incendio tossico ha raggiunto anche alcune zone di Napoli, come i Colli Aminei. È stato percepito anche nel centro della città.

Al momento non sono state indicate particolari misure e precauzioni da seguire relativamente alla chiusura di finestre o al cibo da non acquistare, ma è troppo presto per dare eventuali indicazioni del genere.

In ogni caso il consigliere regionale di Europa Verde Francesco Emilio Borrelli ha richiesto all’Arpac di monitorare le condizioni dell’aria per capire se ci possono essere pericoli per la salute. Le analisi sono iniziate e dureranno qualche giorno, anche se per il momento non si registrano variazioni anomale nella concentrazione degli inquinanti nell’aria.

L’arrivo dei Vigili del Fuoco

Sul posto sono subito accorsi i Vigili del Fuoco che da oltre un paio d’ore stanno lavorando ininterrottamente per spegnere l’incendio.

Per fortuna non ci sono stati feriti perché tutti i dipendenti sono stati allontanati subito dalla struttura dell’azienda.

Le parole della sindaca

La sindaca di Arzano, Cinzia Aruta, in via precauzionale chiede ai suoi cittadini di tenere finestre chiuse e di evitare spostamenti non necessari. Inoltre, si chiede di non ostacolare i mezzi di soccorso nelle strade.

Le cause dell’incendio

Non si conoscono ancora le cause dell’incendio che purtroppo non è il primo in zona, infatti sono stati rilevati anche altri roghi nella zona di Arzano nelle scorse settimane.

In ogni caso, i carabinieri indagheranno su ciò che è accaduto, ma una delle ipotesi riguarda un guasto ai macchinari che avrebbe colpito poi molti materiali infiammabili. Restiamo, però, nel campo delle ipotesi.

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Scritto da Fabiana Bianchi
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