Green Pass non obbligatorio per alimentari, farmacie e altre attività essenziali: ecco il nuovo decreto

Green Pass
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È stato firmato il nuovo DPCM che definisce tutti i casi in cui sarà necessario mostrare in Green Pass nella nostra quotidianità dal 1 febbraio 2022.

Situazioni non facili da definire e che potrebbero creare anche confusione soprattutto a chi sarà deputato a fare i controlli.

Infatti, ad esempio servirà il Green Pass per accedere a negozi dove si potranno acquistare beni primari, ma non beni non primari: per essere più chiari, gli alimenti sì, ma i capi d’abbigliamento no. Chi dovrà controllare potrebbe non avere vita facile.

Il nuovo DPCM prevede che il 1 febbraio sarà la data in cui inizia l’obbligo di presentare il Green Pass in una serie di attività che elenchiamo di seguito.

Cosa si può fare senza il Green Pass

In questo nuovo decreto si legge che saranno escluse dall’obbligo di Green Pass:

“solamente le attività di carattere alimentare e prima necessità, sanitario, veterinario, di giustizia e di sicurezza personale”.

Dunque, senza il Green Pass si potrà:

  • accedere alle attività essenziali come supermercati ed ipermercati;
  • andare negli uffici di polizia e delle polizie locali per “assicurare lo svolgimento delle attività istituzionali indifferibili, di prevenzione e repressione degli illeciti“, per fare la denuncia di un reato o chiedere un intervento a tutela dei minori; quindi praticamente per sporgere denuncia, ma non per rinnovare il passaporto;
  • accedere ai negozi di alimentari anche “non specializzati”, ma che abbiano “prevalenza di prodotti alimentari e bevande”: ad esempio si parla di ipermercati, supermercati, discount, minimercati oltre che di esercizi di “alimentari vari”. Sono escluse le enoteche dove si può anche bere e mangiare; dunque qui servirebbe il Green Pass;
  • andare dai benzinai;
  • accedere ai negozi che vendono legna, pellet e combustibili che servono per uso domestico e per il riscaldamento;
  • andare nelle farmacie, nelle parafarmacie e in altri negozi specializzati nella vendita di articoli ortopedici, medicali e di ottica dove non serve la prescrizione del medico;
  • accedere nei negozi che vendono prodotti per gli animali domestici;
  • andare alle Poste e nelle banche, solamente per riscuotere “pensioni o emolumenti non soggetti ad obbligo di accredito”.

Più specificamente, per quanto riguarda il settore salute:

  • si può sempre accedere nei negozi per l’approvvigionamento di farmaci e dispositivi medici;
  • si può andare nelle strutture sanitarie, sociosanitarie e veterinarie per motivi di prevenzione, diagnosi e cura.

Sono escluse le tabaccherie dove invece si dovrà mostrare il Green Pass.

Supermercato

I controlli a campione

Il decreto prevede che nei negozi dove si può accedere senza Green Pass ci siano dei controlli a campione. Come detto, una situazione difficile perché chi sarà deputato a controllare dovrà assicurarsi che chi entra nel negozio lo farà solo per soddisfare esigenze primarie.

Obbligo di Green Pass base dal 1 febbraio

Il Green Pass base è quello che si ottiene anche senza essere vaccinati, ma con l’esito negativo di un tampone sia molecolare (in questo caso dura 72 ore) sia rapido (la durata è 48 ore).

Dal 20 gennaio al 15 giugno è obbligatorio per:

  • attività per i servizi alla persona, come i parrucchieri e i centri estetici;

Dal 1 febbraio al 15 giugno, per:

  • negozi;
  • centri commerciali;
  • banche;
  • Poste;
  • tabaccherie;
  • uffici pubblici (Comuni, Province, Regioni);
  • servizi pubblici (come INPS e le già citate Poste).

Obbligo di Green Pass rafforzato

Ricordiamo che, il Green Pass rafforzato o Super Green Pass è quello che si ottiene con l’avvenuta vaccinazione o con la guarigione dal Covid. Non è consentito averlo con un tampone negativo.

Dal 10 gennaio è obbligatorio mostrare il Green Pass rafforzato per:

  • usare i mezzi di trasporto, locali e regionali come bus e metro;
  • ristoranti e bar al chiuso;
  • teatri;
  • cinema;
  • sale concerto;
  • stadi;
  • alberghi e strutture ricettive;
  • feste conseguenti alle cerimonie civili o religiose;
  • sagre e fiere;
  • centri congressi;
  • servizi di ristorazione all’aperto;
  • impianti di risalita con finalità turistico-commerciale anche se ubicati in comprensori sciistici;
  • palestre;
  • piscine, centri natatori, sport di squadra e centri benessere anche all’aperto;
  • Musei;
  • Biblioteche;
  • Archivi;
  • Centri culturali, centri benessere, centri sociali e ricreativi per le attività all’aperto;
  • sale gioco;
  • sale bingo;
  • casinò;
  • feste e cerimonie pubbliche;
  • discoteche.
Studentessa sul bus

La nuova durata del Green Pass

Ricordiamo che sempre dal 1 febbraio, il Green Pass non durerà più 9 mesi, bensì 6 mesi.

Gli obblighi per gli over 50

Ricordiamo che con il decreto del 5 gennaio sono stati inseriti, dal 15 febbraio al 15 giugno:

  • l’obbligo di Super Green Pass sul luogo di lavoro per gli over 50 lavoratori. Vale sia per il settore pubblico sia per il settore privato;

Invece dall’8 gennaio fino al 15 giugno:

  • l’obbligo di vaccino per gli over 50 non lavoratori.

Le sanzioni prevedono:

  • che le imprese possano sostituire i lavoratori sospesi senza stipendio se non hanno il Super Green Pass. La sostituzione è di 10 giorni rinnovabili fino al 31 marzo;
  • chi va al lavoro senza il Green Pass rafforzato deve pagare una sanzione che va da 600 a 1.500 euro;
  • 100 euro una tantum per gli over 50 che non rispettano l’obbligo vaccinale.
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Scritto da Fabiana Bianchi
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