È morto Angelo Polenghi, il "vero volto" di Diabolik. Ecco chi era

Lutto nel mondo del fumetto italiano: è morto Angelo Polenghi, amico del disegnatore Luigi Marchesi, che in vita ispirò il volto di Diabolik, uno dei personaggi più affascinanti e conosciuti delle sorelle Giussani. Ecco cosa faceva e come arrivò a dare, inconsapevolmente, il suo volto al celebre criminale mascherato.

Per alcuni il suo nome dirà poco, o nulla, ma in vita Angelo Polenghi è stato, “suo malgrado”, un protagonista. Da giovane infatti, quando lavorava ancora come barista, i suoi tratti somatici (giudicati molto particolari) ispirarono Luigi Marchesi, che era un suo amico, il disegnatore di Diabolik.

I suoi occhi azzurri, così penetranti, così come il suo naso importante e aristocratico, diventarono quindi quelli del celebre criminale mascherato, creato dalle sorelle Giussani, trasformandolo inconsapevolmente in una celebrità.

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Diabolik e Angelo Polenghi, come il barista di Brembio prestò il suo volto al genio del male

Secondo la “leggenda”, sembra che l’idea di dare a Diabolik il viso di Angelo Polenghi, sia venuta a Luigi Marchesi (anche lui di Brembio) una sera quando, tornando insieme da una pista da ballo, gli diede un’occhiata e, nell’oscurità, lo giudicò “perfetto” per il volto del genio del male italiano.

Polenghi, conosciuto anche come “Gino” dagli amici, si è spento stamattina all’età di 83 anni a Brembio, nel Lodigiano. Parlando di lui, il sindaco, Giancarlo Rando, ha rivelato che gli abitanti del luogo (ovvero che lui era il vero volto di Diabolik) scoprirono la verità soltanto nel 2009 quando, quasi cinquant’anni dopo l’uscita del primo numero, durante una mostra dedicata a Diabolik vennero a sapere che era stato lui a ispirare l’aspetto fisico del criminale mascherato.

Per il momento non si ha ancora una data precisa, ma Rando ha aggiunto che, la prossima mostra dedicata a Diabolik, parlerà anche di Angelo Polenghi e della sua vita. Ordinaria sì, fino a quando almeno, un disegnatore, Luigi Marchesi, non lo scelse per dare vita a uno dei personaggi più oscuri e amati del fumetto italiano.