Cosa succede ai distributori di sigarette? È un attacco hacker

attacco hacker alle tabaccherie
Fonte immagine: Twitter @Casertafocus
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Negli ultimi giorni si sono verificati diversi attacchi informatici ai distributori di sigarette in varie parti d’Italia, con messaggi di supporto per Alfredo Cospito, un anarchico italiano attualmente in carcere per l’omicidio di un funzionario di stato nel 2013.

Le macchinette sono state colpite con scritte come “Fuori Alfredo dal 41bis“,e i pacchetti di sigarette sono stati venduti a soli dieci centesimi, costringendo i tabaccai a disattivare le macchine.

Colpiti i distributori di sigarette di uno stesso marchio

Secondo le informazioni disponibili, i distributori di sigarette colpiti sarebbero tutti di uno stesso marchio, non è però chiaro se ci siano altri distributori esposti al rischio di futuri attacchi informatici.

I rischi dell’Internet of things

Questi attacchi dimostrano la potenza dell’hacking e la vulnerabilità di macchinari elettronici connessi alla rete, vulnerabilità a cui sono esposti anche molti dispositivi domestici.

Gli attacchi di oggi evidenziano un forte sostegno e solidarietà verso Alfredo Cospito da parte di un collettivo hacker di alto profilo, il che solleva una serie di domande non solo sulla sicurezza dei sistemi informatici ma anche la radicata presenza di alcune ideologie estreme sulla rete, che sia quella ordinaria o la darknet.

I distributori di sigarette sono solo uno degli esempi di come gli attacchi informatici possano creare problemi inaspettati e influire sulla vita quotidiana delle persone.

Questo evento deve essere un monito per le aziende e le organizzazioni per prendere seriamente la sicurezza informatica e proteggere i propri sistemi da eventuali attacchi.

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Scritto da Gennaro Marchesi
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