CGIL, sciopero generale del 3 ottobre. L’Italia si ferma per Flotilla e Gaza

La CGIL ha proclamato per venerdì 3 ottobre 2025 uno sciopero generale nazionale che interesserà tutti i settori pubblici e privati. La decisione arriva in seguito all’aggressione subita da navi civili che trasportavano aiuti umanitari e cittadini italiani diretti verso Gaza. Con questo atto, il sindacato intende richiamare l’attenzione sulla tutela dei valori costituzionali e sulla necessità di garantire sicurezza a lavoratrici, lavoratori, volontarie e volontari coinvolti nell’operazione.
Roma, 1 ottobre – “L’aggressione contro navi civili che trasportavano cittadine e cittadini italiani, rappresenta un fatto di gravità estrema. Un colpo inferto all’ordine costituzionale stesso che impedisce un’azione umanitaria e di solidarietà verso la popolazione palestinese sottoposta dal governo israeliano ad una vera e propria operazione di genocidio. Un attentato diretto all’incolumità e alla sicurezza di lavoratrici e lavoratori, volontarie e volontari imbarcati. Non è soltanto un crimine contro persone inermi, ma è grave che il governo italiano abbia abbandonato lavoratrici e lavoratori italiani in acque libere internazionali, violando i nostri principi costituzionali”. Con queste parole la Cgil annuncia, in difesa di Flotilla, dei valori costituzionali e per Gaza, lo sciopero generale nazionale di tutti i settori pubblici e privati per l’intera giornata di venerdì, 3 ottobre, ai sensi dell’art.2, comma 7, della legge n.146/90.
Durante lo sciopero generale, fa sapere la Cgil “saranno garantite le prestazioni indispensabili, come stabilito dalle regolamentazioni di settore”.
Le motivazioni della CGIL
Secondo la nota diffusa dal sindacato, l’episodio che ha colpito la Flotilla rappresenta un fatto di gravità estrema, definito come un “colpo inferto all’ordine costituzionale”. La CGIL sottolinea che non si tratta soltanto di un attacco contro persone inermi, ma anche di una violazione del diritto alla solidarietà internazionale e della sicurezza di chi era imbarcato. Viene inoltre criticata la posizione del governo italiano, accusato di non aver difeso i propri cittadini in acque internazionali.
Settori coinvolti e servizi garantiti
Lo sciopero avrà durata intera giornata e riguarderà sia il comparto pubblico che quello privato. La CGIL precisa che, come previsto dall’articolo 2, comma 7, della legge 146/90, durante la mobilitazione saranno comunque assicurate le prestazioni indispensabili, in linea con le normative di settore. Saranno quindi garantiti i servizi essenziali alla collettività, riducendo i disagi ma confermando la volontà di una protesta di ampia portata.
Il significato politico e sociale
La proclamazione dello sciopero viene letta dalla CGIL come un’azione a difesa non solo della Flotilla e della popolazione palestinese, ma anche dei principi cardine della Costituzione italiana. Il sindacato ribadisce il valore della solidarietà e della protezione dei diritti fondamentali, ponendo al centro della protesta la difesa della vita e della sicurezza dei lavoratori. La giornata del 3 ottobre si annuncia quindi come un momento di mobilitazione nazionale che unisce il piano sindacale a quello dei diritti civili.