I recenti aumenti delle tariffe di Unico Campania hanno gettato nel caos utenti e addetti ai lavori, increduli di una pretesa economica ritoccata verso l’alto, e inversamente proporzionale all’efficienza dei trasporti pubblici locali.
Vi ricordiamo che la spesa delle corse è aumentata dell’1,5 %, con un incremento pari a 0,10 centesimi sul biglietto a singola corsa, che passa da 1,20 a 1,30 euro, e di ben 1.50 euro sugli abbonamenti.
Sono stati coinvolti nel vortice i consumatori di Eav, Circumvesuviana, Sepsa, Metrocampania ed Anm. Si potrà mai andare avanti così? Sergio Vetrella è convinto di no. L’assessore ai Trasporti della Regione Campania ha indetto un vertice di consiglio per la prossima settimana con tutte le maggiori aziende su piazza per decidere il da farsi.
L’aumento dei biglietti, a suo dire, dovrà essere giustificato da un miglioramento del servizio, e sottoposto, sempre e comunque, all’attenzione della Giunta regionale, che, se lo riterrà opportuno, proseguirà con una delibera.
Al momento vige il blocco dell’aumento delle tariffe, con conseguenze retroattive sulle maggiorazioni recenti, qualora non venissero giustificate secondo logica.
Sono previsti, inoltre, una nuova programmazione dei servizi, la nascita di un comitato unificato per la gestione ed il controllo dei trasporti e bandi di gara entro quattro mesi per il miglioramento delle prestazioni offerte attraverso un nuovo piano di investimenti. Che fine farà Unico Campania in tutto questo?