Totò, scolpito pezzo de 'A Livella' sulla sua tomba

Totò avrà di che gioire domani. Nella giornata dedicata alla commemoraione dei defunti, sarà scoperta una lapide con su scolpito un verso della celebre ‘Livella‘, proprio sulla facciata della cappella che ospita i resti del Principe buono.

Nel ‘Cimitero del pianto’ a Napoli sarà festa grande. Presente all’iniziativa anche Liliana De Curtis, figlia di Totò. Il piccolo monumento funebre raccoglie le spoglie di altri uomini illustri, ed è sicuramente la più visitata di tutte le presenti.

La poesia, scolpita in bassorilievo, porta in dote un pezzo dell’opera semanticamente mastodontica, ed è una metafora assai efficace sulla vita e sulla morte che bene invita alla riflessione profonda. La morte, come una livella (strumento utilizzato dai muratori per determinare la pendenza delle superfici rispetto ad un piano), non guarda in faccia a nessuno. Sono tutti uguali per lei: ricchi, poveri, belli, brutti, buoni e cattivi, dentro insieme in un unico calderone senza distinzione di sorta. Quando arriva l’ora, la morte riserva a tutti lo stesso identico trattamento.

Totò A Livella

Meglio rendono l’idea le parole di uno dei protagonisti, detto ‘Esposito Gennaro netturbino’ che, di risposta al marchese, che tanto si lamentava per la vicinanza dei loro loculi, gli rivela: “…Suppuorteme vicino-che te ‘mporta? Sti ppagliacciate ‘e ffanno sulo ‘e vive: nuje simmo serie…appartenimmo à morte!‘”. Totò lo aveva capito in largo anticipo. Brividi, solo bridivi …

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Scritto da Nadia Napolitano
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