Il Comando Regionale Campania della Guardia di Finanza continua nella sua importante operazione anti-contrabbando di sigarette importate dall’Est e soprattutto dalla Cina. Solo nell’ultimo blitz hanno sequestrato un quintale di sigarette ed hanno denunciato 80 persone.
Da gennaio del 2012 sono state sequestrate un totale di 43 tonnellate di sigarette, sono state perseguite per legge e denunciate 1338 persone e ne sono state arrestate 80, sono finiti sotto sequestro 56 automezzi e 11 immobili utilizzati per il trasporto ed il deposito della merce.
La maggior parte del contrabbando avviene via mare tramite container colmi di pacchetti di sigarette provenienti principalmente dalla Cina e dalla Grecia. L’altra parte del contrabbando avviene via terra con automezzi che giungono dall’Ucraina, dalla Polonia e dalla Repubblica di Moldova.
Bisogna sicuramente notare come il fenomeno della contraffazione locale sia anch’esso preoccupante: negli ultimi due anni sono state sequestrate 15 tonnellate di sigarette contraffatte in Campania.
I problemi correlati al contrabbando sono essenzialmente due. Il primo è l’impatto negativo sulle entrate erariali che hanno registrato un totale di tributi evasi pari ad oltre 6 milioni di euro. L’interesse nella incessante lotta contro il contrabbando è dovuta al fatto che i capitali legati a questo veleno sono enormi, infatti il fatturato delle multinazionali che producono sigarette è di circa 60 volte superiore al bilancio dell’Organizzazione Mondiale della Sanità e che le tasse sul tabacco rappresentano una parte rilevante delle entrate statali.
Il secondo motivo, sicuramente quello più importante, è che tutte queste sigarette sono realizzate con materiali scadenti, con cartine e filtri di scarsissima qualità e in alcuni casi con tabacco contenente sostanze altamente tossiche come arsenico e monossido di carbonio in quantità superiori alla norma.