Continua l'odissea per gli oltre 60mila pendolari napoletani che necessitano di usufruire dei treni della Cumana e della Circumflegrea, ma che da ben 3 giorni non riescono, invece, ad effettuare spostamenti. Il primo giorno è stato a causa del fatto che i dipendenti si sono messi in malattia in segno di protesta contro la società che non corrisponde loro gli stipendi da vari mesi ormai. Il secondo giorno, la causa è stata nuovamente la malattia, unitamente allo sciopero generale dei trasporti regionali.
Ed oggi, terzo giorno ormai dei sempre più gravi disagi subiti dalla cittadinanza, i dipendenti hanno deciso di non ricorrere alla malattia, bensì al cosiddetto "scarto materiale". Si tratta di una norma prevista dal regolamento ferroviario ed è stata sfruttata dai macchinisti per non mettere in moto i treni.
In sostanza, l'articolo prevede che, se i macchinisti lo ritengono necessario, i treni della Cumana non ritenuti "adeguati ed idonei" al servizio, non debbano essere utilizzati. Purtroppo, conosciamo bene la situazione sulla vetustità dei nostri treni Sepsa, eppure sembra palese che questa decisione sia soltanto un altro espediente per protrarre la protesta contro il mancato recepimento egli stipendi.
Quanto durerà ancora il blocco dei trasporti Sepsa? La Regione interverrà?