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Lo splendido Chiostro di San Gregorio Armeno ha finalmente riaperto al pubblico dopo un accurato restauro
In occasione dei 100 anni del genocidio del popolo armeno, causato dall’esercito turco durante il primo conflitto mondiale, a Napoli è stato finalmente riaperto, dopo accurati lavori di restauro ad opera di specialisti napoletani, il chiostro di San Gregorio Armeno a Napoli.
La restaurazione è stata finanziata dalla Repubblica d'Armenia e realizzata in collaborazione col Ministero dell'Interno – Fec (Fondo Edifici Culto), la Prefettura e la Soprintendenza ai Beni Architettonici, Paesaggistici, Storici, Artistici ed Etnoantropologici di Napoli. La cerimonia inaugurale è stata presenziata dal Presidente della Repubblica d'Armenia Serzh Sargsyan, dal prefetto Mario Morcone capo Dipartimento libertà civili e immigrazione del ministero dell'Interno, dal prefetto di Napoli Gerarda Maria Pantalone e dal sindaco di Napoli Luigi de Magistris.
Il chiostro, progettato in chiave paesaggistica dal Della Monica, è sito nel ventre storico di Napoli e fu dedicato a Gregorio Armeno, santificato per la sua missione di evangelizzazione cristiana in Oriente e le cui reliquie furono portate nella nostra città per sottrarle alla furia distruttiva iconoclasta. L’edificio è composto da piante di agrumi, soprattutto aranci, da una splendida fontana in marmo e affiancata da due statue raffiguranti il Cristo e la Samaritana, opere scultoree realizzate da Matteo Bottiglieri.
Un luogo sicuramente da visitare per il suo grande fascino.