Questo post in breve
Incredibile scoperta negli Scavi di Pompei: ritrovato lo scheletro di un uomo in fuga dall'eruzione e colpito dalla nube piroclastica!
Una nuova straordinaria scoperta è stata fatta negli Scavi Archeologici di Pompei durante i lavori nella Regio V, un ritrovamento davvero incredibile che può aiutare gli archeologi e gli storici a studiare più approfonditamente gli ultimi istanti di vita della popolazione durante l'eruzione del Vesuvio. Si tratta del rinvenimento di uno scheletro di un uomo in fuga, schiacciato da un grosso masso durante la corsa per salvarsi.
La vittima è stata ritrovata all’incrocio tra il Vicolo delle Nozze d’Argento e il Vicolo dei Balconi, quest'ultimo scoperto da poco, al primo piano dell'edificio adiacente. Questo fa dedurre che l'uomo fosse riuscito a scappare dalla prima fase dell'eruzione per poi essere stato fermato successivamente, infatti si trovava al di sopra della coltre di lapilli. Durante la sua fuga è stato investito dalla potente e densa nube piroclastica e poi colpito violentemente al torace da un blocco in pietra, forse uno stipite. Torace e testa si sono staccati a causa del colpo violento e, infatti, non sono ancora stati ritrovati.
L'uomo aveva anche un'infezione alle ossa della gamba, nello specifico alle tibie, per questo motivo ha sicuramente avuto difficoltà durante la corsa, ostacoli che lo hanno rallentato. Dalle prime analisi, inoltre, risulta essere un uomo di circa 30 anni.
La comparazione con un altro scheletro: nuove prospettive per gli studi
Questo incredibile ritrovamento è di grande aiuto agli studiosi perché possono compararlo con una precedente scoperta relativa ad un altro scheletro che presenta simili difficoltà nella deambulazione. È uno scheletro ritrovato nella Casa del Fabbro e le due scoperte consentono di approfondire ancora di più gli studi sugli stili di vita degli abitanti di Pompei e le dinamiche di fuga durante l'eruzione per rendere ancora più completo l'affresco sulla storia di questa civiltà così importante.
Questi nuovi scavi nella'rea Regio V e nella zona del "Cuneo", tra la casa delle Nozze d’Argento e la casa di Marco Lucrezio Frontone, possono riservare ancora nuove fantastiche scoperte che faranno progredire, sempre con professionalità e cura, gli studi già iniziati.