Pompei: contestazioni e fischi per i ministri

Pubblicato 
mercoledì, 06/02/2013
Di
Fabiana Bianchi

Si fa sentire lo scandalo che ieri ha travolto l’ex commissario straordinario degli scavi di Pompei, Marcello Fiori e la rappresentate legale della ditta Caccavo, società che si occupa di restauri e che si è aggiudicata i lavori per il Teatro Grande. Per la rappresentante legale è scattata un’ordinanza di custodia cautelare agli arresti domiciliari, mentre Marcello Fiori risulta indagato per abuso di ufficio.
Le accuse rivolte ad entrambi sono di corruzione, abuso d’ufficio, frode nelle pubbliche forniture e truffa ai danni dello Stato.

Sostanzialmente , l’accusa di abuso i ufficio per Fiori deriva dal fatto che l’ex commissario, invece di risolvere il degrado degli scavi per rendere gli stessi fruibili ai visitatori, si occupava di acquistare attrezzature per il Teatro Grande per allestirne degli spettacoli. Dunque, avrebbe affidato alla Società Caccavo un appalto di oltre 4 milioni di euro nonostante “si trattasse di opere non indispensabili e completamente differenti da quelle oggetto degli originari contratti di appalto”.

Ecco perchè oggi, all’arrivo a Pompei dei Ministri Annamaria Cancellieri (Interno), Lorenzo Ornaghi (Cultura) e Fabrizio Barca (Coesione territoriale), sono scattate le contestazioni. Qualche decina di precari dei Beni Culturali e  i titolari delle due librerie Electa di Pompei, da poco obbligate a chiudere, hanno fischiato e protestato.

I ministri erano giunti a Pompei per dare il via al restauro della Casa dei Dioscuri e del Criptoportico. Il Ministro Cancellieri, in risposta alle indagini che hanno coinvolto ieri Fiori e Caccavo, ha dichiarato che  “noi dobbiamo garantire la legalità e lo faremo sotto il manto protettore del prefetto di Napoli, Musolino e della task force del prefetto Guida. E’ una grande sfida alla quale noi teniamo e che riusciremo a realizzare nel migliore di modi”.

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Inoltre, il commissario Ue alle politiche regionali Johannes Hahn, presente stamane, confida nel fatto che il meccanismo anti-frodi creato dalla Commissione riuscirà ad evitare episodi analoghi e crede che, in questo modo, il progetto ‘Grand Pompei‘ finanziato dall’Ue potrà dare un grande contributo.

 

Fonte foto interna: Repubblica.it

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