Penalizzazione Napoli, giustizia è stata fatta

Pubblicato 
giovedì, 17/01/2013
Di
Nadia Napolitano

Giustizia è stata fatta: i due punti di penalizzazione al Napoli sono stati cancellati, e restituiti al legittimo proprietario. La Corte Federale ha prosciolto la società Calcio Napoli, non ritenendo possibile addebitargli nessun tipo di responsabilità oggettiva. L'illecito, a conti fatti, non si è mai consumato, e di conseguenza cade l'accusa di responsabilità oggettiva, e la conseguente colpa per omessa denuncia pronunciata contro Cannavaro e Grava (per cui erano stati chiesti sei mesi di squalifica con effetto immediato).

I due ragazzi si sono abbandonati ad un pianto liberatorio non appena appresa la notizia. Il capitano ha dichiarato: "E' una gioia immensa, a distanza di mezz'ora sto ancora piangendo dalla commozione. E' stato un mese terribile, un inferno. E' una liberazione, sono stato molto male, non potrò mai dimenticare cosa ho passato in questo mese. Voglio ringraziare tutti quelli che mi sono stati vicino: dalla Società, per tutto ciò che ha fatto, al mister e ai compagni che mi hanno confortato tutti i giorni".

Penalizzazione Napoli
Alle affermazioni di Cannavaro, sono seguite quelle di Grava: "Quando ci siamo sentiti io e Paolo ci siamo messi a piangere dalla gioia. E' la fine di un incubo, solo noi possiamo sapere quanto abbiamo sofferto e cosa abbiamo provato in questo mese. Provo una gioia immensa e sono felice che giustizia sia stata fatta".

Mattia Gianello è stato richiamato per slealtà, e non condannato per illecito sportivo. Cannavaro e Grava possono tornare regolarmente in campo, su di loro non pende più nessuna accusa. Come sopra accennato, i due punti di penalizzazione Napoli sono stati ripristinati. Ora la corazzata di Mazzarri svetta al secondo posto, a pari punti con la Lazio di Petkovic (42).

Ecco il provvedimento della Corte Federale, declinato in ogni suo punto:

a) Conferma il capo della decisione impugnata nella parte relativa all’affermazione di responsabilità di Matteo Gianello in relazione alla violazione di cui agli artt. 1 e 6 CGS; dichiara altresì la responsabilità di Matteo Gianello ai sensi dell’art. 1, comma 1, CGS così diversamente qualificata la sua condotta in relazione alla gara Sampdoria/Napoli del 16.5.2010.

b) Afferma la responsabilità oggettiva della società SSC Napoli Sp,A. in relazione a tutte le violazioni di cui alla lettera a) ascritte al proprio tesserato Matteo Gianello;

c) Condanna, per l’effetto, Matteo Gianello per le violazioni di cui alla precedente lettera a) alla squalifica di mesi 21;

d) Condanna la società SSC Napoli S.p.A. per responsabilità oggettiva in relazione alle violazioni sopra indicate, all’ammenda di € 50.000,00;

e) Assolve i calciatori Paolo Cannavaro e Gianluca Grava dall’accusa della violazione dell’art. 7, comma 7, CGS in relazione alla gara Sampdoria/Napoli perché il fatto non sussiste e conseguentemente esclude la responsabilità oggettiva della SSC Napoli S.p.A. a tale titolo contestata;

f) Dispone la restituzione delle tasse reclamo versate;

g) Fissa il termine di 30 giorni per il deposito della motivazione.

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