No alla chiusura della libreria Guida a Portalba: aiuti e petizioni per salvarla

No alla chiusura di Guida Portalba, aiuti e petizioni

Addio alla Libreria Guida a Portalba. Reazioni dei cittadini, petizioni online ed aiuti da parte dello Stato

Ieri mattina si è diffusa la triste notizia della chiusura della storica Libreria Guida di Portalba, fondata quasi un secolo fa nel cuore del centro storico di Napoli. Dal 1915 rappresentava un punto di ritrovo per napoletani e turisti, un pezzo della cultura partenopea che andava oltre la semplice vendita di libri e che conferiva a chiunque entrasse quell’atmosfera tipica delle botteghe di un tempo, dove poter andare alla ricerca di libri preziosi e introvabili.

La sua celebre Saletta Rossa era sede di incontri, convegni e letture, ha ospitato letterati come Pasolini e Umberto Eco, ed era un punto di ritrovo importante per la socializzazione e lo scambio culturale non solo per la città di Napoli ma per l’intero Paese che ha “eletto” la Libreria Guida nel 1983 “bene culturale dello Stato”.

Non si può stare fermi davanti ad una crisi economica che chiude le serrande a ciò che addirittura rappresenta l’identità di una città e delle sue abitudini. Tra i numerosi commenti lasciati sul contatto Facebook di Guida Portalba ci sono quelli di chi consideravano la libreria una tappa importante delle loro passeggiate tra i vicoli di Spaccanapoli, dove si respira la vera anima partenopea, di chi negli anni ’60 vi trovava anche gli spartiti per le cover, di chi ci portava i bambini, di chi da Guida voleva arrivare a comprare il suo milionesimo libro…

Napoli, chiusura di Guida Portalba

Tanta solidarietà e sconforto ma anche tanta voglia di recuperare un’attività commerciale e culturale considerata un vero e proprio “monumento” della città di Napoli. Sono nate quindi anche delle petizioni online per dire “no” alla chiusura di Guida Portalba: sul sito Firmiamo.it, su iniziativa di Gennaro Capodanno, Presidente Comitato Valori collinari, ed è stato creato un evento su Facebook per manifestare il proprio dissenso contro l’inevitabile decisione dei proprietari della libreria.

La crisi è cominciata, infatti, con la chiusura di Guida Merliani al Vomero, a causa del fitto del locale troppo alto, e, come dichiarano i fratelli Mario e Giuseppe Guida: “Le banche, temendo il peggio, ci hanno chiesto il reintegro integrale e immediato di tutti gli scoperti di conta, pari a quattro milioni circa. Naturalmente non avremmo potuto coprire in una sola volta una cifra simile”. L’unica soluzione è vendere il locale di Portalba, “ma i locali sono vincolati dalla soprintendenza come bene culturale e, soprattutto, il Banco di Napoli ha chiesto lo stato di fallimento per la libreria, autorizzato dal giudice, facendo abbassare drasticamente il valore”.

Insomma un bene pubblico, che dovrebbe essere tutelato dallo Stato, è invece “vincolato” e, come dice Giuseppe “Se si togliesse il vincolo al palazzo le prospettive cambierebbero. Obiettivo minimo è la proroga di sei mesi per trovare una nuova sede”.

Intanto si chiede aiuto al ministro della Cultura Massimo Bray, che afferma: “Con il decreto Valore Cultura i Comuni possono individuare, sentito il soprintendente, le attività tradizionali nei centri storici per forme di salvaguardia”, mentre l’assessore alla Cultura Nino Daniele propone: “Come Comune possiamo lavorare a un progetto come a Madrid, la ”Casa del lettore”.

Guida Portalba potrebbe chiudere a dicembre, a meno che non si trovi un’altra sede che ospiti la nuova ragione sociale “Libri e non solo”, ma non sarebbe più la stessa cosa.

Intanto a Portalba i librai temono “l’effetto domino”. La vera paura è che la crisi riguardi la pratica della lettura e l’interesse nei riguardi della cultura. Le conseguenze sarebbero quindi ancora più gravi del previsto e potrebbero non esserci soluzioni.

Foto | La Repubblica, Il Mattino

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Scritto da Valentina D'Andrea
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